Società partecipate, assemblea Cittainsieme |D’Agata: “Il Comune è in dissesto”

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17 Dicembre 2012, 20:30

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CATANIA. Questa sera CittàInsieme ha affrontato la questione delle Partecipate. 

22.45 Iniziano gli interventi dei cittadini

22.30 Interviene Saro D’Agata consigliere comunale del Pd. “Sarebbe stato opportuno fare un dibattito come questo prima del voto del consiglio sulla vendita delle partecipate”

22.20 Cellini: “Con queste liberalizzazioni il Comune otterrà degli introiti. Come li utilizziamo?”

22.10 Inizia l’intervento di Roberto Cellini: “E’ meglio prima liberalizzare e poi privatizzare, o viceversa? Il Comune da posizioni debitorie che deve onorare con i gioielli di famiglia”

22.00 Giorlando chiede: “Ma se dei servizi sono redditizi perché devono essere concessi ai privati? Come cittadini dobbiamo pretendere che l’amministrazione amministri. Diamo ai cittadini la possibilità di partecipare alle scelte, dobbiamo dare ai cittadini la possibilità di entrare nell’istituzione e comprendere quello che accade”

21.50 Giorlando: “A Genova i lavoratori sono in continua mobilitazione, alcuni dirigenti delle società privatizzate sono stati indagati per corruzione. Gli investimenti con l’ingresso dei privati sono diminuiti. Quanto ci costeranno questi servizi? Siamo sicuri che pagheremo meno? Il Comune è indebitato e pensate che i privati non riscuotono subito i crediti vantati nei confronti del Comune”.

21.45 Interviene Sara Giorlando, responsabile del comitato per l’acqua pubblica. “La sera in cui è stata votata la delibera sulla vendita della società che gestisce il servizio idrico, è stata molto triste per la democrazia (leggi l’articolo). Non c’è l’obbligo giuridico di vendere queste società ai privati”

21.40 La Sidra ha una rete colabrodo. Il modello del Lazio può essere attivato a Catania aprendo le porte ai privati, anche quotati in borsa, che mantengono sempre quote di minoranza.

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21.35 Per Sostare ritengo che alcune attività non sono strategiche per il Comune

21.30 L’Asec si occupa della distribuzione e l’Asec Trade del commercio del gas. Tra i compiti istituzionali non c’è il commercio del gas. Per completare la rete del gas servono 40milioni di euro. Il Comune non ce li ha, e non abbiamo i soldi per fare la manutenzione della rete. La rete è vecchia di 150anni

21.20 Ancora Bonaccorsi: “L’Amt ha accumulato perdite, dal 1993 al 2011 per 271milioni di euro, il comune di Milano ha distribuito 900 milioni di euro che sono arrivati dalle società partecipate. Quello che succede a Catania è l’opposto: le casse del comune sono servite per ripianare le perdite della partecipate”

21.16 Roberto Bonaccorsi, “Ho tutti i numeri del bilancio ed ho una visione complessiva di quello che è successo negli ultimi 20 anni a Catania. Ho studiato i bilanci di tutti i sindaci etnei”.

21.10 Mirko Viola, responsabile dei giovani di Cittainsieme sta illustrando il piano di vendita delle partecipate del Comune: Amt, che gestisce il trasporto pubblico, Sidra, che gestisce il servizio idrico, Asec che si occupa del gas, Sostare, che gestisce le strice blu. Il Comune ha previsto la vendita di queste società ai privati.

21.00 L’assemblea sulle partecipate è appena iniziata. Dopo una breve introduzione Mirko Viola illustra le diapositive realizzate sulle società partecipate, le “sette sorelle”.

Questo l’intervento dell’associazione: “Abbiamo assistito alle ultime sedute del Consiglio comunale di Catania che hanno riguardato i più importanti documenti economico-finanziari dell’Amministrazione. Tra questi il piano di riordino del sistema delle partecipazioni societarie del Comune di Catania, conosciuto ai più come “piano di dismissione delle società partecipate”. Un piano imponente che riguardava originariamente tutte le società di proprietà comunale ma che, dopo la forte presa di posizione del Forum catanese Acqua Bene Comune, ha visto tenere fuori la Sidra, deputata alla gestione del servizio idrico.

Il piano è stato approvato la sera di lunedì 19 novembre a larga maggioranza dei consiglieri comunali e prevede la cessione totale di ASEC TRADE e CATANIA MULTISERVIZI nonché la cessione delle quote azionarie di minoranza di ASEC SPA (49%), AMT SPA (40%) e SOSTARE SRL (40%). Quest’ultime saranno soggette ai poteri di controllo del socio pubblico ed alla gestione operativa da parte di quello privato. Il vice Sindaco con delega al bilancio e alle società partecipate, Roberto Bonaccorsi, ha più volte dichiarato che questo piano era necessario sia per i nuovi obblighi di legge (“spending review” dell’agosto 2012) sia per porre fine a un modo di gestire le società partecipate caratterizzato negli anni «da logiche di potere e di rappresentanza con un differenziale spesso negativo tra costi e benefici sociali». In sostanza questa “riforma” rappresentava l’unico modo per garantire quell’efficienza, efficacia ed economicità «che ciascuna organizzazione pubblica deve garantire».

Ma siamo certi che “vendere” fosse l’unico modo possibile per perseguire questi giusti e doverosi risultati? Il pubblico è davvero così incapace di badare ai servizi di tutti? Dobbiamo ormai considerare il pubblico fallito nel perseguimento del “bene comune”, ovvero di quello che dovrebbe essere il suo “scopo sociale”? Queste e altre domande saranno il cuore dell’assemblea pubblica che CittàInsieme organizza, oggi, lunedì 17 dicembre alle ore 20.30 in Via Siena 1. Saranno presenti Roberto Bonaccorsi (vice Sindaco e assessore al Bilancio ed alle Società partecipate del Comune di Catania), Sara Giorlando (esponente del Forum catanese Acqua bene comune) e Roberto Cellini (ordinario di economia politica all’Università di Catania). L’incontro sarà, come sempre, trasmesso in diretta streaming su www.cittainsieme.it ed in qualunque altro sito o blog che copierà il codice html.

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17 Dicembre 2012, 20:30

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