05 Febbraio 2014, 19:00
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PALERMO – Aveva un accordo con il titolare di un’officina e un suo dipendente. Lui arrivava con l’autocompattatore aziendale e grazie ad un aspiratore rudimentale potevano “fare benzina” gratis. Ma quanto avevano escogitato è stato scoperto dalla polizia che oggi ha fatto scattare le manette. In arresto è così finito un dipendente Rap insieme a due presunti complici: Lorenzo Tarantino, 59 anni, dipendente Rap – l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in città – accusato di peculato ed interruzione di pubblico servizio, Rosario Vitellaro, 52 anni e Rosario Spataro, 58. Per gli ultimi due l’accusa è di concorso in furto aggravato e ricettazione.
Nel dettaglio, i poliziotti, nel corso degli appostamenti disposti per monitorare i movimenti del dipendente Rap, hanno accertato che Tarantino si allontanava con il mezzo aziendale e imboccava una strada appartata, la via Emanuele Paternò. Era lì, nel cuore di Brancaccio, che la benzina finiva dritta dritta dall’autocompattatore dell’azienda per i rifiuti, ai bidoni di Tarantino e dei suoi complici, che secondo l’accusa avevano costruito l’aspiratore per rendere più semplice il “travaso”: era formato da un carrellino di ferro, un tubo e un motore elettrico alimentato dalla batteria di un’auto.
Ma stavolta i loro piani sono andati in fumo: gli agenti hanno colto sul fatto i tre ed hanno fatto scattare le manette, sequestrando anche l’aspiratore che si trovava davanti all’officina. Sessanta i litri di carburante che erano già stati rubati. I tre uomini erano pronti a riempirne almeno tre. Ma non finisce qui, perché da un ulteriore sopralluogo dell’area, gli agenti si sono accorti della presenza di una cisterna all’interno di un magazzino in cui si trovavano circa 400 litri di gasolio. I tre si trovano ai domiciliari in attesa di essere giudicati per direttissima. Ma il dipendente Rap e i suoi complici non erano gli unici a sottrarre la benzina dai mezzi aziendali. “Informato della operazione compiuta dalla Polizia di Stato ho espresso alla Signora Questore forte apprezzamento e ho concordato con il Presidente della Rap costituzione di parte civile e adozione di provvedimenti disciplinari – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – la città ha il diritto di pretendere una azienda efficiente che garantisca igiene ambientale, libera finalmente da sprechi, disfunzioni e ruberie”.
“Il presidente della Rap Sergio Marino si congratula con la Polizia di Stato per avere durante il loro servizio colto in flagranza di reato tre dipendenti Rap che si accingevano a rubare carburante dai mezzi aziendali – si legge in una nota – il Consiglio di amministrazione dell’azienda si costituirà parte civile ed adotterà tutti i provvedimenti disciplinari del caso senza effettuare sconti alcuno constatato che non é l’unico episodio accaduto in azienda. I dipendenti dell’azienda dovrebbero essere non solo ligi al proprio dovere per il bene della stessa ma anche legati saldamente ai principi di legalità. Principi sui quali prioritariamente la Rap intende andare avanti per una sana ed oculata gestione che scongiuri gestioni improprie e dissennate che sono il sale dei disservizi e dei fallimenti delle aziende. Questi vergognosi ed isolati casi offendono e mettono in cattiva luce la stragrande maggioranza dei dipendenti che lavorano con serietà, onestà e ligi al proprio dovere”.
“Informato della operazione compiuta dalla Polizia di Stato ho espresso alla signora Questore forte apprezzamento e ho concordato con il Presidente della Rap costituzione di parte civile e adozione di provvedimenti disciplinari. La città ha il diritto di pretendere una azienda efficiente che garantisca igiene ambientale, libera finalmente da sprechi, disfunzioni e ruberie”. Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando commentando la notizia dell’arresto di tre persone sorprese a rubare carburante dai mezzi della Rap.
Intanto in un’altra operazione i carabinieri hanno sorpreso un operaio dell’Ato 2, anche lui accusato di furto di gasolio. Si tratta di Santo Pipitone, 54 anni, che lavorava presso l’eco-centro di via Ponte Parco proprio a Monreale in qualità di autista e giornalmente si recava in discarica. Il 54enne, dopo essere stato intercettato da una pattuglia mentre tornava con il mezzo della raccolta, è stato colto sul fatto: anche lui, stava aspirando il carburante dal mezzo aziendale. Munito di una pompa e due taniche, era intento a riempire un bidone dopo aver forzato il galleggiante posto nella tanica di contenimento.
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05 Febbraio 2014, 19:00