22 Giugno 2012, 11:44
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“Sto male. Sto male. Mio nipote è sotto choc, stamattina non è voluto venire a casa mia”. Parla la nonna di 70 anni che mercoledì pomeriggio si è vista piombare in casa quattro rapinatori. Assieme a lei c’era il ragazzino di dieci anni: “Gli ho gridato ‘per favore, per favore non fateci del male’ e ho abbracciato forte forte mio nipote. È stata la mia forza, la mia vita, il mio sostegno. Gli ho messo la mano sul petto, il cuore gli andava a mille. Era spaventato, non parlava. E mi guardava negli occhi. Senza di lui mi sarebbe venuto l’infarto. Io soffro di aritmia”.
Per fortuna i quattro rapinatori non hanno fatto del male a nonna e nipote: “Mi dicevano di stare tranquilla che sapevano chi eravamo e non ci avrebbero fatto niente”. L’incubo è durato mezz’ora: “Ci hanno fatto mettere in un angolo, hanno controllato tutti i cassetti e prima di andare via ci hanno chiuso nello stanzino”.
Non è la prima volta che la famiglia del titolare della panineria subisce una rapina: “Una volta chi hanno fermato in ascensore, altre tre volte sono entrati in casa. Ma stavolta lo hanno fatto mentre c’eravamo noi. Così non si può più andare avanti”.
L’irruzione è stata silenziosa. I rapinatori avevano le chiavi. Anche su questo la donna è convinta di avere una spiegazione: “Siamo convinti che hanno preso le chiavi in negozio. Le hanno prese, sono venuti e poi le hanno riposate. Mio marito le ordina in un certo modo. Ha i segnali per riconoscere le chiavi e invece erano tutte mischiate. Qualcuno le ha prese dal negozio.”
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22 Giugno 2012, 11:44