Spaccio di droga davanti ai locali| Sei condanne, ma “lieve entità”

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13 Ottobre 2016, 18:02

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L'avvocato Luciano Maria Sarpi

PALERMO – Bastava chiamare il pusher di riferimento e si riceveva la droga comodamente a casa. Era articolato ed efficiente il giro di stupefacenti scoperto dai carabinieri fra Termini Imerese e Palermo.

Si è concluso con sei condanne il troncone del processo che coinvolgeva gli imputati palermitani: Rosolino Lo Monaco (due anni e otto mesi), Vincenzo Lo Monaco (due anni e due mesi), Antonino Longo (due anni e quattro mesi), Alessandro Salvaggio (sei anni e dieci mesi), Pietro Marsalone (due anni e otto mesi), Vito Russo (due anni e quattro mesi).

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La sentenza in abbreviato, dunque con lo sconto di un terzo della pena, è del giudice per l’udienza preliminare Giangaspare Camerini. Su richiesta degli avvocati Luciano Maria Sarpi, Rosanna Vella, Tommaso De Lisi e Calogero Vella è stata applicata la nuova normativa che tiene conto della lieve entità degli episodi di spaccio. A casa del solo Selvaggio furono trovati sessanta grammi di cocaina. Ecco perché la sua condanna è molto più pesante.

La droga, comprata nella piazza di Ballarò, veniva spacciata anche davanti ai locali della movida di città e provincia. Tra i clienti, professionisti, commercianti e studenti.

 

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13 Ottobre 2016, 18:02

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