13 Ottobre 2022, 13:41
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CATANIA – C’è di nuovo la Vecchia Dogana al centro della cronaca della città di Catania. Stavolta l’attività del lounge bar denominato Filenz è stata chiusa per sette giorni, a seguito degli spari che sono stati denunciati lo scorso 9 ottobre dal titolare. Il gestore del locale aveva trovato dei bossoli di arma da fuoco davanti all’ingresso dell’attività.
La questura aveva poi avviato le sue indagini e le immagini del sistema di videosorveglianza della struttura hanno raccontato il resto: intorno alle 4.30 del mattino, una persona vestita di scuro e con il volto coperto da un cappuccio nero, dopo avere litigato con la security del Filenz – gestito dalla società che gestisce anche la discoteca Ecs Dogana -, ha estratto una pistola e ha sparato ai piedi di un addetto alla sicurezza. I colpi non sono andati a segno.
Si tratta dell’ennesimo fatto violento che riguarda la struttura del Porto di Catania. Il precedente più recente riguarda l’Ecs Dogana ed è datato 21 aprile 2022 quando due persone, un 18enne e un minorenne, erano rimaste ferite a seguito di un altro assalto a colpi d’arma da fuoco. Sull’asfalto erano stati trovati diversi bossoli, appartenenti a due pistole differenti. La polizia, tre mesi dopo, aveva arrestato cinque persone con le accuse di rissa e lesioni personali.
Lo scontro a fuoco era scaturito, secondo l’inchiesta, da una rissa avvenuta in discoteca nella notte tra il 16 e il 17 aprile 2022, quando alcuni giovani avrebbero impedito l’esibizione del trapper neomelodico Niko Pandetta. Per quest’ultimo, nipote del capomafia Turi Cappello e adesso condannato in via definitiva a quattro anni per spaccio di droga, era scattato il divieto di accesso ai locali pubblici per un anno.
Adesso, mesi dopo i fatti di aprile, di nuovo spari e, di nuovo, attività sospese.
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13 Ottobre 2022, 13:41