“Spogliato prima dell’udienza”

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14 Aprile 2014, 14:04

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TRAPANI – “Mi hanno denudato prima di accedere alla saletta… e questo capriccio, che a Parma non c’era, mi ha costretto a ritardare la mia presenza”. Lo ha detto, il boss Vincenzo Virga, imputato come mandante nel processo per l’omicidio di Mauro Rostagno, stamani giustificando il ritardo di quasi un’ora con cui è stata avviata la videoconferenza dal carcere di Opera (Milano). “Per me è stato solo un capriccio, signor presidente”. Il presidente della Corte di assise di Trapani, Angelo Pellino, dopo le dichiarazioni spontanee del boss, ha detto: “Chiederemo chiarimenti”.

Intanto, oggi il pm Gaetano Paci ha continuato la sua requisitoria: “L’ufficio ritiene di aver dimostrato di poter affermare, con certezza, che tra i soggetti, finora rimasti ignoti, sul luogo del delitto, c’era Vito Mazzara”, ha affermato. “La sequenza dei colpi esplosi, la precisione, il calibro delle armi impiegate, il fatto che la testimone (Monica Serra, ndr) sia rimasta illesa”, per l’Ufficio sono elementi che “portano la firma di Mazzara”. Il pm ha poi fatto riferimento alla superperizia genetica: i periti della Corte,infatti, sostengono che le tracce di Dna, rinvenute nel sottocanna del fucile impiegato per uccidere Rostagno, abbiano una “forte compatibilità” con il patrimonio genetico dell’imputato. L’ex comandante del Ris di Parma, generale Luciano Garofano, consulente della difesa, ha però contestati la perizia affermando che quelle tracce “sono frutto di una miscela genetica dovuta a contaminazione”.

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(ANSA)

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14 Aprile 2014, 14:04

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