Sprar di Bronte, il Sol.Calatino |risponde alla senatrice Catalfo

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18 Settembre 2015, 18:31

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BRONTE – Che il Consorzio Sol.Calatino partecipò nel 2013 a un bando pubblico per gestire lo Sprar di Bronte e ne risultò vincitore, è un dato di fatto. Ma si ribadisce la partecipazione a un bando pubblico e non a un affidamento diretto per la gestione del Centro Sprar, per cui non si capisce quale sia la critica esercitata dalla Senatrice del Movimento 5 Stelle Nunzia Catalfo.

Vincere come unico partecipante rappresenta uno scandalo? Quale è la responsabilità da parte di chi si presenta a un bando pubblico, se altri enti non partecipano come concorrenti per vincere lo stesso bando? Perdi più si precisa che il Consorzio Sol.Calatino non è coinvolto nell’inchiesta “Mafia Capitale”, e che l’ex presidente Paolo Ragusa è stato tirato in ballo in vicende giudiziarie diverse da “Mafia Capitale”, cui spetterà alla magistratura fare luce sui fatti.

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Si ricorda altresì che già da oltre tre mesi Sol.Calatino ha cambiato il suo presidente, nella persona di Rocco Ferraro, e Ragusa non fa più parte degli organi amministrativi del Consorzio. Il Sol.Calatino pertanto chiede alla stampa e alla senatrice Catalfo e a quanti intendono ancora gettare fango sull’operato dell’ente stesso che esso è composto da persone, da cooperatori che ogni giorno svolgono con passione e dedizione il proprio lavoro al servizio dei più deboli e degli ultimi e il loro lavoro va difeso e tutelato, senza rischiare di rimanere sotto scacco continuo e da parte della stampa e da parte del politico di turno che intende promuoversi attaccando lavoratori onesti.

Probabilmente sarebbe il caso che la stampa e l’opinione pubblica e la parte della politica in cerca di capri espiatori lasciasse in pace chi svolge quotidianamente e onestamente il proprio lavoro, dando la possibilità di svolgerlo in maniera serena e non sotto il continuo stress dell’attacco, seppur senza fondamento, perché chi ne subisce le conseguenze sono i più deboli e i soggetti vulnerabili che rappresentano già un anello debole della società e non possono essere ulteriormente svantaggiati.

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18 Settembre 2015, 18:31

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