Stato-mafia, Maroni tra i testi | In un file audio la parola “trattativa”

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30 Settembre 2016, 12:15

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PALERMO – La Corte d’assise davanti alla quale si svolge il processo sulla trattativa Stato-mafia ha deciso di sentire l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Il 4 luglio scorso il politico leghista era stato interrogato dai pm su un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 14 luglio del 1994. “Mi opposi pubblicamente, in un’intervista al Tg3 (del 16 luglio 1994) – ha spiegato -. Notai subito delle differenze rispetto a quello che mi era stato mostrato nei giorni precedenti soprattutto sull’applicabilità di misure cautelari nell’ambito di procedimenti per reati come la corruzione e concussione”.

Ai pm, Maroni ha riferito che quando era ministro dell’Interno aveva “avuto modo di leggere una serie di fascicoli del Sisde che riguardavano di fatto un’attività di dossieraggio nei confronti di esponenti dei vari partiti politici tra i quali uno sul mio predecessore al Viminale: Nicola Mancino. Ritenni di sollevare pubblicamente il caso anche con un intervento specifico in Senato”.

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Intanto, sarà sentito in aula il file con la registrazione dell’audio – fatta da Radio Radicale – della conferenza stampa tenuta dal generale Giorgio Cancellieri, comandante dei carabinieri della Sicilia, del 15 gennaio 1993, quando venne arrestato Totò Riina. In particolare, secondo i pm Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia, hanno rilevanza le parole dette dal generale sui “gravissimi e reiterati episodi di criminalità nell’isola. Fenomeni che hanno aggredito nei gangli vitali la popolazione, il cittadino comune, qualsivoglia attività produttiva, con attacchi ripetuti contro le istituzioni statali. E questo in un piano anche, chiamiamolo in termini militari strategico, addirittura potrebbe avere dell’inaudito e dell’assurdo, di mettere in discussione l’autorità istituzionale. Quasi a barattare, a istituire una trattativa per la liquidazione di una intera epoca di assassini, di lutti, di stragi in tutti i settori della vita civile nazionale”. Secondo i pm, è significativo che si parli di “trattativa” e di “baratto” in occasione dell’arresto di Riina nel 1993. La corte si è riservata sull’audizione di Cancellieri, sulla quale si pronuncerà nella prossima udienza. Questa mattina non ha deposto il capitano “Ultimo”, Sergio De Caprio, che ha presentato giustificazione per “motivi di servizio”.

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30 Settembre 2016, 12:15

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