StM, mercoledì il corteo |e l’incontro col sindaco

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30 Novembre 2013, 17:25

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CATANIA- Le azioni della St Microelectronics, l’azienda con il maggior numero di brevetti prodotti che, esempio unico nel Mezzogiorno, assicura lavoro a 4000 addetti, vengono messi in vendita “per un tozzo di pane”. La notizia che il governo italiano ceda la sua partecipazione azionaria in ST, turba e non poco i lavoratori dell’Etna Valley.  Per questo, mercoledì 4 dicembre Catania ospiterà la giornata di protesta contro la decisione; la manifestazione è unitaria, organizzata da Cgil Cisl UIL e Ugl e Fiom Fim Uilm e Uglm. Il concentramento è stato fissato per le ore 9,30. Il corteo partirà da piazza Roma per concludersi in piazza Università e una delegazione di lavoratori incontrerà il primo cittadino di Catania a cui, spiegano i rappresentanti di Cgil e Fiom, “Abbiamo chiesto un incontro. Il sindaco Bianco è già intervenuto sula vicenda ma il sindacato crede alla possibilità di un intervento a tutto tondo, sinergico, in grado di assicurare risultati. Anche sul fronte regionale la Cgil ha chiesto un faccia a faccia al governo siciliano”.

Enzo Bianco, da parte sua, ha avviato una serie di incontri con i lavoratori dell’Etna Valley. Ieri, l’incontro con quelli della Myrmex. “Con i lavoratori della Myrmex – afferma il primo cittadino – abbiamo avuto un nuovo incontro per fare il punto situazione sulle novità imprenditoriali che riguardano l’azienda. Mercoledì prossimo, invece, vedremo i lavoratori della St al termine del corteo organizzato dai sindacati. Sarà un incontro importante, che precederà la visita allo stabilimento del presidente Crocetta che ho già personalmente concordato con lui. Strategica, infine – conclude Bianco – sarà la visita a Catania del Ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato, che ho incontrato a Roma il 15 novembre scorso e mi ha assicurato che nelle prossime settimane verrà a trovarci. Sarà probabilmente l’occasione per concretizzare quel Patto per il lavoro e lo sviluppo al quale stiamo lavorando ormai da mesi per cercare di creare le condizioni della rinascita economica di Catania”.

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Ma i sindacati sono scettici nei confronti di Roma e si chiedono quale coerenza possa avere un Governo che, a parole, sostiene di voler rilanciare lo sviluppo delle produzioni di alto livello, mentre nei fatti vende le azioni di una delle poche aziende italiane protagoniste nel settore dell’alta tecnologia. “Il governo centrale – chiedono l segretario generale della Camera del lavoro Angelo Villari e il segretario della Fiom Cgil Stefano Materia – come pensa di dare risposta ai problemi del sistema produttivo catanese se poi depotenzia il suo intervento nel settore del silicio?”

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30 Novembre 2013, 17:25

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