08 Ottobre 2019, 15:58
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PALERMO – “In Italia ci trattano come pezzenti, come potenziali truffatori”: sono dell’astrofisica Sandra Savaglio le parole che riassumono il senso del convegno “Sud e Futuri”, I Annual International Meeting organizzato a Palermo dalla Fondazione Magna Grecia. Una iniziativa che si è sviluppata su due perni: i Sud del mondo e la ricerca di futuri possibili con dodici tavoli tematici. Alla radice di ogni proposta il concetto espresso dalla scienziata Savaglio: l’Italia e il suo Sud sfornano “cervelli”, che sono poi costretti ad andare via, ad arricchire altri Paesi. “È arrivata l’ora di costruire le basi solide per fermare questa emorragia” spiega Nino Foti, presidente di Fondazione Magna Grecia, che opera a livello internazionale per costruire una rete degli italiani all’estero.
“Si parla da anni, forse decenni – continua – di fuga di cervelli. Ma poco e niente si è fatto per trovare rimedi. La Fondazione Magna Grecia ha girato il mondo per raccogliere le storie personali di grandi italiani che si sono affermati all’estero prima di tornare in Italia”. Per il giornalista e storico Paolo Mieli “far circolare idee e non stare fermi è già un primo passo. Al meeting ha anche preso parte una rappresentanza femminile non indifferente: donne competenti, che rivestono un ruolo importante in questo dibattito”. Mentre Giuseppina Paterniti, direttrice del Tg3, ha osservato: “Nasce la mentalità di un percorso, ora sta a noi superare l’individualismo e fare rete”. Non ha dubbi Saverio Romano, vicepresidente della Fondazione Magna Grecia e responsabile Dipartimento Mezzogiorno Eurispes: “Il Sud è in queste condizioni soprattutto per gli errori commessi dalla classe politica del Mezzogiorno stesso. Non abbiamo fatto fino in fondo la nostra parte. È arrivato il momento di farla”.(ANSA).
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08 Ottobre 2019, 15:58