Tagli alle tratte| “Ci sentiamo sotto assedio”

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03 Agosto 2012, 18:40

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È una situazione di grave crisi quella che denunciano i sindaci delle isole minori. Ecco perché avevano deciso di incontrarsi a Palermo nel tentativo di potere confrontarsi i parlamentari dell’Assemblea Regionale. La soluzione da trovare resta quella dei disagi causati dal taglio netto ai fondi utili per garantire le tratte delle navi ro-ro che riforniscono le isole di carburante, farmaci, viveri e beni di prima necessità e che, al contempo, le liberano dai rifiuti.

Tra i sindaci delle isole e la Regione però non c’è stata interlocuzione. E anche le precedenti occasioni di confronto non erano riuscite ad esaurire le molte perplessità dei comuni marittimi. “La nostra prima lettera alla Regione – ha spiegato Aldo Messina, sindaco di Ustica – è datata novembre 2011, ma le risposte ricevute non sono mai state soddisfacenti. La proposta che abbiamo ricevuto, di utilizzare le navi di linea per sopperire alle funzioni delle ro-ro è piena di interrogativi. Come è possibile coniugare il trasporto di rifiuti con quello dei turisti? Bisognerebbe effettuare delle doppie corse: e chi ne sosterrebbe il costo? Non possono trattarci come fossimo un normale comune sulla terraferma. L’assessore regionale ai Trasporti (Pier Carmelo Russo, ndr) in un comunicato ufficiale ha ricordato che sono i comuni a dover provvedere al trasporto dei rifiuti. Questo è vero solo in parte, noi possiamo gestire il trasporto sulla terra, ma da porto a porto è compito della Regione”.

“Ci sentiamo sotto assedio – ha continuato Messina – presto rimarremo senza acqua, senza luce, perché mancherà il carburante per far funzionare le nostre centrali, senza viveri e senza turisti. Non si tratta solamente di lucro cessante, ma di danno emergente. Per questo vogliamo anche l’intervento della protezione civile”.

Le parole del sindaco di Ustica sono state sostenute da quello delle isole Egadi, Lucio Antinoro. “Negando la vita normale ai cittadini – ha aggiunto Ortisi – si provoca lo spopolamento e la mancanza di presidio da parte degli abitanti lascia campo libero agli speculatori di malaffare pronti ad edificare e cementificare in ogni momento. Inoltre abbiamo dovuto fermare i lavori del macello comunale. Abbiamo fatto tanto per proporci come una realtà turistica appetibile ed ora che ci siamo riusciti riceviamo questo colpo”.

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Ma oltre alle problematiche di ordine pubblico e di emergenza sociale c’è anche una questione politica. “Ci si chiede – ha continuato il sindaco di Ustica, Messina – perché siano state tagliate solo alcune linee turistiche, come la Napoli-Ustica-Favignana, privandoci ogni anno di più di seimila presenze turistiche. Mentre altre linee che riguardano altre isole sono state risparmiate”. “Anche noi – ha risposto Antinoro – abbiamo sofferto della chiusura di questa linea, in più ci mancherà anche la serale della Ustica Lines, che consentiva a turisti e residenti in arrivo dagli aeroporti di Birgi e Punta Raisi di poter arrivare sulle nostre isole la sera stessa. In questo modo, invece, sono costretti a pernottare su terraferma per poi prendere la nave il giorno dopo”.

All’incontro, oltre ai sindaci di Ustica, Egadi e Pantelleria sono intervenuti rappresentanti dei sindacati delle compagnie navali, il deputato Ars Salvino Caputo e il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero. “L’unica preoccupazione della Regione – ha detto Caputo – sembra quella di trovare il modo per confermare i nuovi nominati. Proporrò un esposto alle procure della Repubblica di Palermo e di Trapani per individuare di chi sono le responsabilità personali ed istituzionali di questa brutta vicenda”.

Giuseppe Prestigiacomo, responsabile di Siremar, ha invece confermato la completa disponibilità della compagnia a garantire i trasporti di merci e rifiuti, con una premessa: “Sarà necessaria – ha detto – una doppia linea, in quanto alcuni carburanti e rifiuti pericolosi non possono essere trasportati in concomitanza con i passeggeri ed in normali orari di linea”.

 

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03 Agosto 2012, 18:40

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