Tagli di alberi a Villa Turrisi?| Wwf e Li Muli: “Si indaghi”

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11 Maggio 2013, 21:32

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PALERMO – “Assistiamo a continue attività di abbattimento di alberi e spianamento del terreno che ci preoccupano molto. Palermo non può permettersi di perdere questo residuo patrimonio di verde”. A lanciare l’allarme è Pietro Ciulla del Wwf, un allarme che riguarda il polmone verde di Villa Turrisi: un’area sottoposta a rigidi vincoli che però, negli ultimi tempi, sarebbe in pericolo per il taglio di alcuni alberi che, per l’appunto, non potrebbero essere toccati senza specifiche autorizzazioni.

Un sospetto che ha spinto il consigliere della Quinta circoscrizione Maurizio Li Muli (Pd) a presentare una mozione per chiedere “all’amministrazione di verificare eventuali abusi, ripristinare la propria titolarità nei terreni di sua proprietà e di imporre, nel caso in cui il taglio fosse avvenuto, il ripristino del verde”. A far scattare l’allarme sono state alcune fotografie che ritraggono un’area di Villa Turrisi prima e dopo l’eliminazione di alcuni rovi. Non è chiaro, però, se siano stati tagliati anche degli alberi: un’eventualità che, se acclarata, secondo Li Muli genererebbe “legittimi dubbi su interessi speculativi sull’intera area” che è interessata dai lavori del tram.

“Sono ormai passati più di sei anni da quando un gruppo di associazioni e di cittadini hanno chiesto al Comune di tutelare l’area verde della ex Villa Turrisi con la previsione di trasformarla in Parco urbano”, dice Ciulla. Le proposte di varianti, presentate negli ultimi anni dai cittadini, sembrano essersi perse fra i meandri della burocrazia comunale, mentre il Wwf torna a chiedere al Comune di affrontare “in modo globale ed organico il problema”.

L’assessore al Verde, Giuseppe Barbera, però rassicura: “La Polizia municipale ha effettuato dei sopralluoghi insieme al corpo forestale e non è risultato un taglio di alberi ma solo una potatura dei mandarini, e in alcuni casi le potature erano collegate all’eliminazione dei rovi”. “Queste aree sono in parte sottoposte a vincoli paesaggistici ed idrogeologici – spuega Ciulla – inoltre c’è già una fascia di proprietà pubblica nella quale doveva passare la linea ferroviaria Palermo Camporeale e là si può fare già qualcosa, per esempio percorsi pedonabili, ciclabili, nonché utilizzarla come area di compensazione del verde per il reimpianto degli alberi dismessi in zona a causa della costruzione della linea del tram. Ci sono dei terreni confiscati alla mafia per i quali occorre trovare un utilizzo. Occorre che il Comune metta assieme un piano che salvi quest’area dalle insidie di costruzioni legali, possibili utilizzando alcune scappatoie che la condizione di terreno agricolo permette e dalle costruzioni abusive attivando maggiori controlli sul territorio”.

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