An electoral official at work in a polling station during the general elections in Rome, Italy , 04 March 2018. General elections are held in Italy on 04 March 2018 with the country's economic situation and migrant influx in the past years believed to dominate the voters' decisions. The three main political contenders in Italy, the right-wing coalition, the ruling Democratic Party and the anti-establishment 5-Star-Movement have all predicted major results for themselves. The final results of the elections are expected to be announced on early 05 March. ANSA/GIUSEPPE LAMI
25 Settembre 2022, 17:00
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Le code ci sono ma non è colpa dell’alta affluenza quanto del tagliando antifrode sulle schede. È questa la spiegazione che si sta dando a qualche coda registrata nei seggi elettorali in giro per l’Italia. A Roma, ad esempio, alcuni elettori hanno atteso oltre mezz’ora prima di poter procedere con il voto e la responsabilità sarebbe del tagliando antifrode, il meccanismo introdotto con il Rosatellum per scongiurare il rischio di distorsioni nelle operazioni elettorali.
Sulle schede elettorali è apposto un tagliando perforato, rettangolare e rimovibile. Ogni seggio elettorale ha in dotazione dei bollini con codice progressivo e alfanumerico. I bollini devono essere posizionati dal presidente di seggio o dagli scrutatori nello spazio apposito che si trova nella parte inferiore del tagliando antifrode.
Quando viene consegnata la scheda, il personale di seggio deve quindi sapere quale codice corrisponde alle generalità identificative dell’elettore. Per questo il codice viene copiato di fianco al nome dell’elettore Chi ha votato deve riconsegnare le schede al presidente di seggio, che a questo punto deve controllare se il codice alfanumerico sul tagliando è lo stesso segnato insieme al nome dell’elettore. Dopo di ciò il presidente di seggio deve staccare il tagliando dalle schede in modo tale da garantire la segretezza del voto.
La corrispondenza dei codici verificata una attimo prima starà a significare, invece che la scheda non è stata sostituita con un’altra. Se invece risultasse che i due codici sono diversi, il voto si considera annullato e l’elettore in questione non potrà esprimere di nuovo la sua preferenza.
Proprio questi passaggi starebbero allungando leggermente i tempi di votazione, come era già successo nel 2018, anno di debutto del tagliando antifrode.
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25 Settembre 2022, 17:00