Tania, l'ascesso e la richiesta di cure | Il medico di base: "Siamo sotto choc" - Live Sicilia

Tania, l’ascesso e la richiesta di cure | Il medico di base: “Siamo sotto choc”

Vitaliano Fregola, medico di base della famiglia Priolo, fu il primo a cui la mamma e Tania si rivolsero, il 17 gennaio, per il mal di denti. Alla giovane erano stati prescritti antibiotici ed antinfiammatori. "Spero non ci sia stata superficialità da parte dei familiari - dice il medico - mi stupirebbe. Sono persone attente alla salute, nessuno si aspettava un epilogo del genere".

PALERMO - IL CASO
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PALERMO – Un’influenza, una nevralgia, un mal di schiena. La famiglia di Tania Priolo chiedeva spesso consigli al proprio medico curante e lo aveva fatto anche il 17 gennaio scorso, quando il dolore ai denti della ragazza era diventato insopportabile. A confermare quanto la stessa madre della diciottenne ha raccontato ripercorrendo le fasi del calvario che ha portato la giovane alla morte in seguito ad uno choc settico polmonare, è il dottor Vitaliano Fregola, medico di base della famiglia di Brancaccio che quel giorno aveva chiesto il suo aiuto.

“Non ricordo se con la madre, qui in ambulatorio c’era anche Tania quel giorno – dice – ma quello che mi era stato descritto era il classico quadro di un ascesso dentale, con dolore e gonfiore. In questi casi non c’è altro da fare che assumere antinfiammatori ed antibiotici, da prendere a distanza l’uno dall’altro. Glieli avevo prescritti per una settimana, periodo necessario per placare l’infiammazione. Una volta rispettata questa procedura, solitamente, ci si reca dal dentista che procede alla cura più appropriata e all’estrazione del dente, se necessario”.

La mamma di Tania ha raccontato, nei giorni dopo la morte della figlia, di avere acquistato subito dopo i farmaci prescritti dal medico, “ma quello che sia poi successo non possiamo saperlo – precisa Fregola -. Il mio lavoro è quello di cercare di dare il consiglio migliore, sta poi al paziente rispettarlo. So solo che è davvero assurdo che nel 2014 si possa morire per un mal di denti. Per i pazienti più giovani è forse traumatico recarsi dal dentista, ma i genitori non devono permettere che i figli si trascurino. Se alla base di questa tragedia ci fosse tale livello di superficialità, rimarrei molto stupito”.

Il dottor Fregola sottolinea infatti l’attenzione con la quale la famiglia di Tania si occupa solitamente della propria salute. “Sono persone che non si trascurano dal punto di vista sanitario, che seguono un giusto percorso di prevenzione. Mi consultano spesso e sempre per giuste cause. Era impensabile quindi che a Tania succedesse una cosa del genere, io sono ancora sotto choc”.

Nel frattempo, ad effettuare l’esame autoptico sul corpo della giovane Tania, sarà un’equipe di medici legali del policlinico di Messina, a cui l’incarico sarà conferito nelle prossime ore dalla Procura di Palermo, che ipotizza l’omicidio colposo a carico di ignoti. I consulenti potranno prima consultare un odontoiatra con il quale sarà esaminata la cartella clinica dell’ospedale Civico. Al Buccheri La Ferla, la prima tappa dello straziante percorso fatto di Tania e i suoi genitori, c’è soltanto una piccola “traccia” del suo passaggio. Arrivata al pronto soccorso, infatti, è stata indirizzata al Policlinico per una consulenza, vista l’assenza del reparto di Odontoiatria nel nosocomio di via Messina Marine. Ma la diciottenne sarebbe tornata a casa. Dopo alcuni giorni si sarebbe recata al Civico, dove è morta mentre era ricoverata in Rianimazione. L’autopsia sarà effettuata tra giovedì e venerdì presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico del capoluogo.


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