Palermo

Teatro Biondo, prosegue il sit-in di protesta dei lavoratori

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29 Luglio 2022, 15:59

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PALERMO – Anche oggi continua il presidio dei lavoratori davanti al Teatro Biondo, sempre pià sconfortati per l’assenza di risposte.

I dipendenti in agitazione dello Stabile stanno ricevendo la solidarietà degli abbonati. Il sindacato rinnova la richiesta di incontro tra il sindaco e le parti sociali. Oggi è il secondo giorno del sit-in di protesta, che si svolge davanti ai cancelli del teatro (ingresso posteriore nelle ore calde). La mobilitazione continua, in attesa che si sblocchino i finanziamenti che erano stati annunciati per il teatro.

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I lavoratori aspettano segnali concreti. “Stiamo ricevendo la solidarietà da parte dei nostri abbonati, dalla scuola del teatro, dai cittadini – dichiarano  Guido Correnti e Patrizia Mannino, Rsu Slc Cgil Palermo al Teatro Biondo – Arrivano più di 200 email al giorno. La gente si associa al nostro sconforto e sottolinea  l’ignoranza politica di una terra che tiene nel limbo il Teatro Biondo, uno dei teatri di prosa più importanti d’Italia, con ben 12 biglietti d’oro vinti e riconoscenze internazionali. Teatro d’interesse nazionale che purtroppo, sempre grazie all’assenza della politica, non ha potuto concorrere a Teatro nazionale”. 
I dipendenti hanno in programma di organizzare nei prossimi giorni una fiaccolata,  coinvolgendo la cittadinanza. “Il sindaco, da uomo di cultura ed ex rettore – aggiungono i dipendenti – dovrebbe prendere a cuore il Teatro Biondo e con investimenti futuri seri  proiettarlo a Teatro Nazionale. Questo ci aspettiamo”. 

“Torniamo a chiedere un incontro urgente con il sindaco di Palermo, per chiedere un impegno reale per il Biondo così come è stato fatto per il Teatro Massimo – dichiarano il segretario Cgil Palermo Maio Ridulfo e il segretario generale Slc Cgil Palermo Marcello Cardella – Siamo al fianco dei lavoratori nel sostenere le loro rivendicazioni. I dipendenti del teatro continueranno a manifestare e coinvolgeranno nella mobilitazione le centinaia di persone che stanno dimostrando la loro solidarietà. Non è più giustificabile che dopo mesi ci siano ancora ritardi burocratici e  non si riesca a risolvere  una situazione che si è venuta a determinare per errori della politica e non certamente per colpe dei lavoratori”.

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29 Luglio 2022, 15:59

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