Catania

Alfonso Signorini alla regia per la Turandot: è già tutto sold out

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11 Gennaio 2024, 04:59

5 min di lettura

CATANIA – Sarà un’edizione di Turandot davvero speciale quella che inaugurerà la nuova Stagione di Opere e Balletti del Teatro Massimo Bellini di Catania. Un autentico evento che celebra il primo centenario della morte di Giacomo Puccini. Che propone il capolavoro postumo, allestito in una sontuosa produzione che schiera un cast stellare e prevede il finale alternativo di Luciano Berio, prima d’ora mai eseguito nel tempio etneo della musica.

Ed è già sold out per le sette rappresentazioni in calendario dal 12 al 20 gennaio, traguardo che si pone in continuità con il reiterato  successo di pubblico e di critica che nell’ultimo quadriennio ha premiato l’attività artistica dell’ente, guidato dal sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano.

“Programma di qualità”

Questi i punti salienti emersi nel corso della presentazione tenutasi nel foyer, alla presenza di una folta rappresentanza della stampa e degli appassionati. Di particolare rilievo il messaggio di Elvira Amata, assessore del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, che ha sottolineato la qualità dei programmi del Teatro Massimo Bellini di Catania e la caratura che riveste nel panorama culturale.

Ad illustrare in generale i traguardi raggiunti e i progetti futuri è si è  soffermato in apertura e chiusura il sovrintendente Cultrera, al tavolo dei relatori insieme con il  direttore artistico Fabrizio Maria Carminati, il direttore d’orchestra Eckehard  Stier, il regista Alfonso Signorini, il direttore amministrativo Salvatore Vicari, che hanno dato vita ad interessanti interventi, coordinati dalla giornalista Caterina RitaAndò,  responsabile della comunicazione del Bellini. Erano inoltre presenti nei posti d’onore il Grand’Ufficiale Luigi Albino Lucifora e i membri della folta, qualificata compagnia internazionale.  

La firma di Alfonso Signorini

Sul podio ritorna dunque il maestro tedesco Eckehard Stier, autorevole direttore ospite principale; la prestigiosa messinscena è firmata da Alfonso Signorini. Il dramma lirico in tre atti di Giuseppe Adami e Renato Simoni  rivivrà nello spettacolare allestimento che vede insieme il Festival Pucciniano di Torre del Lago e il Teatro Nazionale Georgiano di Tbilisi, con le scene di Carla Tolomeo e i costumi di Fausto Puglisi, le une e gli altri ripresi da Leila Fteita.

Il cast

Nel cast vocale i soprani Daniela Schillaci e Anastasia Boldyreva si alterneranno nel title role; i tenori Angelo Villari e Marco Berti in quello del principe ignoto Calaf;  i soprani Elisa Balbo  e Cristina Arsenova nelle vesti di Liù;  i bassi George Andguladze e Gianfranco Montedoro in quelle di Timur. Il tenore Vincenzo Taormina, il baritono Salvatore Pugliese e il basso Blagoj Nacoski saranno  rispettivamente i dignitari imperiali Ping, Pang e Pong. Completano la compagnia il tenore Mario Bolognesi  nelle vesti dell’imperatore Altoum e il basso Tiziano Rosati un quelli di un mandarino. 

In primo piano ancora una volta le pluripremiate formazioni artistiche dell’ente lirico etneo, ovvero  l’Orchestra e il Coro, quest’ultimo sapientemente  preparato da Luigi Petrozziello e affiancato per l’occasione dal  Coro interscolastico di voci bianche Vincenzo Bellini, istruito da Daniela Giambra.

Gli altri titoli

Durante la programmazione di Turandot sarà ancora possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti all’intera Stagione di opere e balletti,  fino alla data corrispondente al turno prescelto. Al tempo stesso già dal 5 gennaio è possibile acquistare i biglietti per i singoli spettacoli di tutti i titoli. 

Il cartellone

Il cartellone ne conta in tutto sette, 5 di lirica e 2 di danza,  aperti proprio da Turandot per snodarsi in sequenza lungo l’intero anno solare.  Di particolare rilievo l’omaggio alla letteratura siciliana con  un dittico di melodrammi posti entrambi in musica da Marco Tutino, tra i maggiori compositori in attività: a lui il Teatro Massimo Bellini di Catania ha commissionato la novità  assoluta Il berretto a sonagli, tratta dalla commedia di Luigi Pirandello, su libretto dello stesso Tutino, che sarà abbinata all’atto unico La Lupa, ispirata alla novella di Giovanni Verga e rappresentata per la prima volta nel 1990  su libretto di Giuseppe Di Leva. Dirige Fabrizio Maria Carminati, bacchetta di chiara fama e direttore artistico del Bellini, per la regia visionaria e raffinata di Davide Livermore. La scenografia è di Livermore&Cucco, i costumi di Mariana Fracasso. Nel cast Nino Surguladze / Laura Verrecchia (la Lupa e la Signora Assunta La Bella), Irina Lungu / Valentina Bilancione (Mara e la Signora Beatrice), Alberto Gazale (Ciampa), Sergio Escobar (Fifi La Bella) per evento che ha già  suscitato vivo  l’interesse nel mondo musicale  (dal 1 al 9 marzo).

Lucia di Lammermoor

Torna dopo diverse stagioni Lucia di Lammermoor. Nel cast vocale Maria Grazia Schiavo / Irina Dubrovskaya (nel ruolo dell’infelice eroina), Christian Federici / Abdoulla Evez (Enrico Asthon),  Francesco Demuro / Giulio Pellagra (Sir Edgardo). Stefano Ranzani dirige la partitura donizettiana e Giandomenico  Vaccari cura la regia; scene, costumi e proiezioni di Alfredo Troisi. L’allestimento è una coproduzione del Teatro Giuseppe Verdi di Salerno  (dal 19 al 27 aprile). 

Rigoletto‌

Il Bellini ripropone il proprio allestimento del Rigoletto‌ verdianoconla regia diLeo Nucci, Jordi Bernàcer direttore e AmartuvshinEnkhbat / Marco Caria nei panni del gobbo, Elkeleda Kamani / Alina Tkachuk / Federica Foresta (Gilda). Scene di Carlo Centolavigna e costumi di Artemio Cabassi  (dal 29 ottobre al  6 novembre).

La Gioconda

Gianluca Martinenghi dirige La Gioconda‌‌ di Amilcare Ponchielli, interpretata da Rebeka Lokar / Alessandra Di Giorgio (nel personaggio eponimo), Angelo Villari / Carlo Ventre (Enzo Grimaldo), Franco Vassallo (Barnaba) Silvia Beltrami / Chiara Mogini (Laura Adorno), George Andguladze (Alvise Badoero).  Filippo Tonon è il regista, scenografo e costumista, Valerio Longo il coreografo di questa coproduzione che associa i Teatri Lombardi dell’As.Li.Co,  il Teatro di Maribor e il Teatro Filarmonico di Verona (dal 13 al 21 dicembre).

Il lago dei cigni

I due appuntamenti con Tersicore parlano linguaggi coreografici diversi, classico e contemporaneo. Titolo esemplare del balletto accademico, Il lago dei cigni di Čajkovskij viene riproposto nella coreografia di Aleksej Fadeecev, a sua volta mutuata dall’originale di Petipa e Ivanov. Corpo di ballo e solisti sono del Teatro Nazionale Georgiano di Tbilisi (dal 24 al 28 gennaio). 

Trilogia dell’estasi

Roberto Zappalà, coreografo e regista di levatura internazionale nel campo della danza contemporanea, presenta Trilogia dell’estasi, una novità assoluta ispirata a celeberrime partiture: Après-midi d’un faune di Debussy, Boléro di Ravel, Le sacre du printemps di Stravinskij. LaCompagnia Zappalà Danza, da lui fondata e diretta da oltre trent’anni, si esibirà sulle musiche eseguite dal vivo dall’Orchestra del Bellini diretta da Vitali Alekseenok (dal 6 al 13 ottobre).

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11 Gennaio 2024, 04:59

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