17 Marzo 2016, 16:29
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CATANIA – Revoca dell’interdittiva antimafia per Tecnis: adesso servono le risorse. La notizia del provvedimento richiesto dall’amministratore giudiziario Saverio Ruperto è un passo in avanti per l’azienda che potrà partecipare ai bandi per ottenere nuovi appalti pubblici e “contrattualizzare” quelli già vinti. “È un atto dovuto a seguito di un provvedimento giudiziario che attribuisce pro tempore allo stato la proprietà dell’impresa e all’amministratore giudiziario la gestione della stessa”, commenta il segretario provinciale della Fillea Cgil Giovanni Pistorio. Ma la strada del rilancio non è tutta in discesa, il nodo da sciogliere riguarda il reperimento delle risorse. “Per poter partecipare a nuovi appalti servono le risorse finanziarie altrimenti tutto sarà vano”, aggiunge il sindacalista. Cruciale a questo puntò sarà il ruolo giocato dell’Anas e l’intervento della politica. “È fondamentale, per la sopravvivenza dell’azienda che Anas sblocchi subito i pagamenti e che la politica non continui a nascondersi e intervenga con forza per sostenere questa necessità”. Il riferimento ai finanziamenti riguarda i crediti vantati da Tecnis: “11 milioni” che l’azienda dovrebbe ricevere dall’Anas per “gli stati di avanzamento esigibili” e “10 milioni per quelli definibili”. A queste somme si dovrebbero aggiungere altri “4 milioni di euro per gli stati di avanzamento” che l’azienda dovrebbe ricevere da altri enti appalti.
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17 Marzo 2016, 16:29