Telefonate elettorali ai pazienti |Il Centro: "Privacy rispettata" - Live Sicilia

Telefonate elettorali ai pazienti |Il Centro: “Privacy rispettata”

Divampa la polemica a Mascalucia per presunte telefonate elettorali ai pazienti del centro diagnostico S.Vito, importante presidio sanitario convenzionato con l'Asp 3. Alcuni cittadini lamentano di essere stati contattati mentre attendevano l'esito di analisi delicate e di essersi preoccupati. “Nessuno scandalo -replica il consulente del centro diagnostico- la candidata Vanessa La Spina è titolare del trattamento dei dati personali e le telefonate sono state effettuate attraverso le sue utenze personali”.

MASCALUCIA CT – Telefonate elettorali ai pazienti di un centro diagnostico convenzionato con l’Asp 3. A pochi giorni dal voto divampa la polemica in uno dei maggiori centri alle falde dell’Etna.

Sott’accusa la candidata al consiglio comunale Vanessa La Spina, rappresentante legale del centro diagnostico “S.Vito”, punto di riferimento sanitario per molti comuni del circondario. La Spina, referente di zona per l’Asp3, con alle spalle un curriculum sanitario di prestigio, respinge le accuse al mittente attraverso il consulente Giuseppe Giuffrida: “La candidata è responsabile della privacy dei pazienti e le telefonate sono state fatte da utenze intestate a lei e non alla struttura sanitaria. Quindi non c’è alcuno scandalo”.

LE TESTIMONIANZE
La signora D., una delle destinatarie delle telefonate, si dice sconvolta: “Quando è squillato il telefono mi sono preoccupata -spiega- perché da poco avevo fatto delle analisi, quindi una volta che mi chiamano, con una voce tutta rattristata, in quel modo, e non subito mi dicono qual è lo scopo, io ho pensato: chissà cosa mi hanno trovato nelle analisi”.

“Dopo la premessa -aggiunge l’anziana signora- mi hanno detto: <La dottoressa si sta candidando come consigliere con il sindaco Magra, se lei è interessata può venire direttamente qui, ma la dottoressa può venire anche a casa a parlargliene>”.

La signora D. sottolinea che la preoccupazione deriva dai controlli alla tiroide e “ad altre cose, tanto che quando ho ricevuto la telefonata direttamente dal centro di analisi ho temuto il peggio”. Le telefonate, secondo la testimonianza, non avrebbero riguardato soltanto l’anziana in questione, ma anche i suoi famigliari, tanto che, riferendosi alla tutela della privacy, la signora sottolinea come le telefonate siano arrivate “sia a casa che al numero di cellulare, non solo a me, ma anche a mio marito e a mio figlio, che poverino si è spaventato e mi ha detto: <Mi stava venendo un colpo>.

Altro racconto quello del signor A., secondo il quale le telefonate sarebbero arrivate da “un numero di telefono gestito da due segretarie che hanno detto che erano del laboratorio, anche mia madre ha ricevuto la stessa chiamata”.

In questo caso, il paziente si era sottoposto ad “analisi del sangue e controlli delicati perché ho avuto la mononucleosi, per questo ero molto preoccupato e mi hanno detto: <Siamo del laboratorio d’analisi S.Vito, non so se si ricorda, ha fatto le analisi con noi>. “La tizia che mi ha chiamato -aggiunge il giovane mascalucese- non sapeva come spiegarmi la cosa, poi mi hanno detto che se ero interessato potevo andare in via Etnea 145 e e la dottoressa poteva anche venire a casa”.

LA REPLICA
Vanessa La Spina e il consulente Giuseppe Giuffrida, respingono le accuse al mittente, sollevando l’ipotesi che “qualcuno potrebbe tentare di strumentalizzare politicamente questi fatti visto che siamo a una settimana dal voto, mettendo in dubbio la professionalità e la credibilità che abbiamo conquistato, come azienda e come professionisti, con molti anni di impegno sociale”.

“I pazienti -spiega Giuffrida- sono stati contattati non dal centro diagnostico, ma dallo studio della La Spina, le telefonate, fatte a centianaia e centinaia di pazienti, erano basate su questa procedura: la segretaria si presenta come segretaria della dottoressa La Spina: <Lei la conosce…- dice la segretaria al telefono- visto che l’ha conosciuta nel laboratorio, la dottoressa La Spina voleva incontrarla in studio o venire a casa sua>. La motivazione? <Perché si sta candidando – risponde la segretaria- ma noi non chiediamo mai voti, comunichiamo semplicemente che è candidata”.

Le telefonate poi, secondo Giuffrida, sarebbero state fatte “dal telefono privato della La Spina, non da quello del laboratorio del quale è rappresentante legale”.

Nessun problema di privacy secondo Giuffrida: “Vanessa La Spina è titolare del trattamento dei dati personali di ogni singola persona e quando viene firmata la clausola del trattamento dei dati personali è prevista anche la cessione a terzi”

Conclude il consulente: “Nessuno scandalo e quereleremo chiunque cercherà di strumentalizzare politicamente questa vicenda”.

 


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