Tentata violenza sessuale | Arrestato un siriano a Ballarò

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09 Ottobre 2014, 11:13

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PALERMO – La polizia di Stato ha arrestato un extracomunitario, responsabile di due violente aggressioni, avvenute nel giro di poche decine di minuti, nel cuore di Ballarò. Di diversa natura e rara efferatezza gli assalti portati, in entrambi i casi a cittadini extracomunitari. Rahali Samir, 25enne nato in Siria, intorno alle 2, in via delle Pergole, ha aggredito a scopo sessuale una donna tunisina, in stato di gravidanza. Il malvivente l’ha avvicinata e, non avendo scrupolo neanche della circostanza che la vittima avesse al seguito il figlio di 10 mesi, le ha puntato un coltello alla gola, richiedendo a gran voce un rapporto sessuale. Le urla della donna hanno richiamato il marito che è giunto, mettendo in fuga il malvivente. La coppia di coniugi si è spostata nel vicino corso Tukory e qui ha incrociato una pattuglia della polizia cui ha raccontato quanto accaduto, corredandolo di una compiuta descrizione dell’uomo. E’ così scattata una caccia all’uomo tra i vicoli di Ballarò.

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Rahali è stato intercettato nei pressi di Porta S. Agata ma, a conclusione di una violenta colluttazione con un poliziotto che, per altro, ha riportato ecchimosi guaribili in tre giorni, è riuscito a fuggire. Durante la fuga l’uomo ha perso un cellulare che i poliziotti avrebbero scoperto essere stato rapinato, sempre a Ballarò, qualche minuto primo dell’aggressione sessuale, ad un connazionale. Rahali ha fatto la sua ricomparsa in via Piave, nei pressi della sua abitazione che già da parecchi minuti era circondata dai poliziotti. Anche qui ha tentato di sottrarsi alla cattura, aprendo il portone del suo stabile ma, poco prima che raggiungesse il suo appartamento, è stato bloccato ed ammanettato. In casa l’uomo custodiva alcuni ritagli di giornale riportanti la notizia del suo arresto per alcune pregresse rapine commesse sempre nei confronti di suoi connazionali e, per le quali, era già stato arrestato. Ritrovati anche alcuni portafogli da donna che potrebbero essere il frutto di altri reati. Il telefonino rapinato ad un connazionale è invece già stato restituito al legittimo proprietario.

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09 Ottobre 2014, 11:13

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