Terme, un piano di rilancio | per Acireale e Sciacca

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10 Settembre 2012, 19:50

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PALERMO – Servizi fuori uso, saloni deserti e porte chiuse. Questo è il saluto che le Terme di Acireale danno ai loro visitatori da mesi. La struttura, un tempo fiore all’occhiello del turismo termale siciliano, oggi deve fare i conti con anni di conti in rosso e con una sonora “bocciatura” da parte dei consulenti di Sviluppo Italia Sicilia, advisor della Regione con il compito di venderle e privatizzarle. In particolare, i tecnici interministeriali hanno definito gli hotel sovra-classificati, la gestione finanziaria inadeguata e la mancanza degli standard minimi. Elementi che impongono, secondo il giudizio dei consulenti, una vendita che garantisca ai privati una massima libertà di gestione.

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È per questo che oggi l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ha incontrato il sindaco il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola, il commissario liquidatore delle terme di Sciacca, Carlo Turriciano e il sindaco di Acireale, Nino Garozzo, con il commissario liquidatore delle Terme di Acireale, Margherita Ferro. “Due positive riunioni dalle quali scaturisce un piano di lavoro condiviso e concreto, con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali interessati al rilancio delle terme di Acireale e Sciacca, a partire dalle amministrazioni comunali – dichiara in una nota Armao – . A brevissimo saranno emanati gli avvisi e le piattaforme negoziali per l’individuazione dei soggetti imprenditoriali che mostreranno interesse alla gestione dei due poli termali, ma soprattutto capacità d’investimento e valorizzazione delle strutture. Questo è l’unico percorso per offrire una prospettiva di sviluppo ai territori interessati”.

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10 Settembre 2012, 19:50

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