Termini Imerese, pignorato l'incubatore di Invitalia

Termini Imerese, pignorato l’incubatore di Invitalia: indaga la Corte dei conti

I magistrati contabili avrebbero già chiesto chiarimenti
danno erariale
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PALERMO – La Procura della Corte dei Conti ha aperto una indagine per presunto danno erariale riguardo al pignoramento dell’incubatore d’impresa realizzato da Invitalia a Termini Imerese (Palermo) su un’area di proprietà del Consorzio Asi di Palermo, ente della Regione siciliana in liquidazione da anni.

Lo apprende l’ANSA.    

Termini Imerese, pignorato l’incubatore

A ottenere cinque mesi fa il provvedimento di pignoramento dal Tribunale di Termini Imerese dell’immobile, per il quale Invitalia investì 3,5 milioni di euro, è la stata la curatela fallimentare dell’Amia (ex azienda per la raccolta dei rifiuti a Palermo) per un credito di 100 mila euro risalente a 11 anni fa vantato nei confronti del Consorzio Asi e che nel frattempo per gli interessi è lievitato a 300 mila euro.

I magistrati contabili avrebbero già chiesto chiarimenti e documentazione all’assessorato regionale alle Attività produttive, al Consorzio Asi, a Invitalia. 

Le indagini

La Procura avrebbe chiesto una relazione anche al Polo Meccatronica Valley, il raggruppamento d’imprese che 4 anni fa ha avuto in gestione l’incubatore da parte di Invitalia, società controllata dal ministero per l’Economia; il Polo ha fermato l’attività di animazione e sviluppo imprenditoriale nell’area industriale dove si erano insediate alcune aziende, a novembre dell’anno scorso, da quando si è insediato il custode giudiziario nominato dal Tribunale.

Secondo quanto si apprende il Consorzio Asi e Invitalia non avrebbero opposto alcuna resistenza nel giudizio di pignoramento immobiliare davanti al Tribunale di Termini Imerese; a costituirsi in giudizio a difesa della struttura e delle imprese allocate, in qualità di terzo interessato, sarebbe stato solo il Polo Meccatronica Valley.


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