Terremoto in Sicilia: magnitudo tra 4.8 e 5.3 in provincia di Messina

Terremoti in Sicilia: 13 scosse in 3 ore, epicentro nel Messinese

Tutto è cominciato alle 16.19 con una scossa di magnitudo 4.8
I DATI INGV
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MESSINA – Paura ad Alicudi e Filicudi, tante telefonate ai centralini dei vigili del fuoco a Messina, in alcuni comuni della provincia e perfino a Palermo. È il bilancio fortunatamente senza danni nè feriti, dello sciame sismico che questo pomeriggio ha investito la zona delle isole Eolie e la costa messinese.

In tutto 13 scosse. La prima, a una profondità di 17 chilometri, ha avuto come epicentro la zona a sud delle due isole eoliane. Una magnitudo di 4.8 registrata alle 16.19 dalla sala operativa Ingv di Catania. E’ andata avanti fino alle 19.21, ora dell’ultima scossa a 13 chilometri di profondità e magnitudo 2.1.

Lo “sciame sismico”

Dopo la scossa principale, infatti, l’istituto ha registrato terremoti di magnitudo tra 2.5 e 3.4 a una profondità variabile da 18 a 4 km dalle 16.40 fino alle 18.08. Il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Carlo Doglioni ha spiegato che questi terremoti sono dovuti al movimento di convergenza tra la parte settentrionale della Sicilia e la parte meridionale del Tirreno.

“La zona colpita si trova in una fascia che corre da est verso ovest, grossomodo da Ustica alle Eolie, che è notoriamente una zona in cui la parte nord della Sicilia sta convergendo con la parte meridionale del Tirreno generando terremoti di tipo compressivo”, ha affermato Doglioni.

Schifani: “Pronti a intervenire”

Vibrazioni nelle abitazioni (alcune persone hanno notato lampadari a soffitto che si muovevano) sono stati avvertite a Messina e in alcuni comuni della costa tirrenica messinese. La scossa è stata avvertita anche a Palermo, soprattutto nei piani più alti degli edifici, dove il capo della protezione civile regionale Salvo Cocina ha seguito gli eventi in contatto con la sala operativa.

Il presidente della Regione Renato Schifani è in “costante contatto con il capo della Protezione civile”. “Cocina – dice Schifani – è in stretto raccordo con il sindaco di Lipari, con il prefetto di Messina e con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per un primo e rapido monitoraggio di eventuali danni, che al momento non sono stati segnalati. La Regione è, comunque, pronta a intervenire con tutti i mezzi a disposizione per supportare le comunità coinvolte e garantire la sicurezza dei cittadini”.

La Meloni ha seguito in contatto con Musumeci

Dai Vigili del fuoco hanno fatto sapere che sarebbe giunta una sola richiesta di intervento per una verifica, un controllo, in una scuola a Cefalù, nel Palermitano.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha comunicato che “segue l’evolversi della situazione relativa alla forte scossa di terremoto nel Messinese. È in costante contatto con il ministro Nello Musumeci, il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano e le autorità competenti per monitorare gli sviluppi e coordinare eventuali interventi”. Lo comunica Palazzo Chigi.

Il presidente INGV: “Scontro tra Sicilia e Tirreno”

Sarebbe il movimento di convergenza tra la parte settentrionale della Sicilia e la parte meridionale del Tirreno ad aver scatenato il terremoto di tipo compressivo che questo pomeriggio ha scosso le isole Eolie con una magnitudo di 4.8. Lo spiega il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni.

“La zona colpita si trova in una fascia che corre da est verso ovest, grossomodo da Ustica alle Eolie, che è notoriamente una zona in cui la parte nord della Sicilia sta convergendo con la parte meridionale del Tirreno generando terremoti di tipo compressivo”, afferma Doglioni.

“Nessun collegamento con i terremoti di Santorini”

E’ escluso ogni tipo di legame con i recenti terremoti di Santorini, che invece rientrano in un contesto geodinamico completamente distinto e separato. L’evento rilevato oggi alle Eolie, come osserva il direttore dell’Osservatorio Etneo di Catania Stefano Branca, è stato di media intensità e profondità, in linea con l’attività sismica della zona interessata.


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