Tra “deja-vù” e pronostici| D’Alema: “Catania sarà nostra”

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04 Giugno 2013, 05:24

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CATANIA – Un parterre di pochi intimi composto da alcune decine di simpatizzanti, tra le cui fila si è mischiato tutto l’entourage catanese del Partito Democratico oltre a qualche abitante incuriosito del quartiere popolare di “San Leone”. Massimo D’Alema è stato accolto così nella sua tappa di chiusura del mini tour elettorale in Sicilia. All’interno del circolo PD “Monte Po’ – San Leone” di Catania a fare gli onori di casa c’era l’attuale sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta affiancato da una truppa di onorevoli siciliani: Concetta Raia, Anthony Barbagallo e Gianfranco Vullo. Il grande assente è stato però proprio il candidato Sindaco del centrosinistra Enzo Bianco, ufficialmente, ha tenuto a precisare, bloccato “da un contrattempo dell’ultima ora”.

L’ex Presidente del Consiglio Massimo D’Alema rassicurato dal clima quasi familiare che si respirava nel circolo del PD catanese ha riaperto il libro dei ricordi della sua ventennale carriera politica: “E’ un occasione diversa dal solito comizio perché avviene in una forma di incontro popolare – esordisce -mi piace perché mi riporta indietro nel tempo. Il mio primo comizio lo feci in un paesino in cui votarono tutti per la Dc e in cui non c’era nessuno in piazza, c’era il palco e basta e quello del circolo mi diceva “parla che ti sentono”. Stasera ci guardiamo tutti negli occhi”.

L’endorsement per l’ex Senatore Enzo Bianco non si fa attendere e prende spunto dai primi passi in politica risalenti agli anni 60’ nel pieno della Prima Repubblica: “Enzo è stato con me in momenti importanti della vita politica. Lui è stato Ministro degli Interni quando io ero Presidente del Consiglio. La nostra amicizia però risale a quando io ero segretario dei giovani comunisti e lui dei repubblicani. Storie diverse che si sono guardate sempre con molto rispetto. Tradizioni che hanno caratterizzato la storia migliore del Paese e che si sono unite nel Partito Democratico”.

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Tra un ricordo e l’altro è inevitabile il pronostico per la tornata elettorale ormai imminente: “Il pericolo maggiore in queste ore è l’astensionismo. Mi sembra di capire che Enzo riuscirà a vincere con un risultato persino clamoroso. Berlusconi non è venuto, ha altro da fare. Lui normalmente non ama fare le campagne elettorali dove sente l’odore della sconfitta. Significa che per loro le cose non si mettono bene. Può essere che quindi domenica in un colpo solo vi levate il pensiero”.

Nelle parole anche un sottile riferimento al defunto ex Sindaco Umberto Scapagnini, ex medico personale proprio di Silvio Berlusconi e primo cittadino di Palazzo degli Elefanti dal 2000 al 2008: “Catania ha avuto un suo momento di rapporto con la politica nazionale – sottolinea D’Alema – aveva un rapporto più clinico che politico che non credo abbia portato questi grandi vantaggi per la città”.

 

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04 Giugno 2013, 05:24

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