07 Novembre 2017, 14:12
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PALERMO – Spazio alle donne nella nuova Assemblea regionale. In alcuni casi si tratta di riconferme. In altri di giovani alla prima esperienza parlamentare. Sono 14 su 70 le deputate elette a sala d’Ercole, il 20% del totale. Frutto anche della norma sulle “quote rosa”, che prevede per le liste una rappresentanza di genere che non può superare i due terzi. E che per il listino del presidente, che assicura l’accesso diretto all’Ars, riserva alle donne tre posti su sei. Non si tratta di un record, tuttavia. Nella scorsa legislatura, passata alle cronache come la più “rosa” di sempre, le deputate furono quindici, una in più di quest’anno.
A dare il contributo maggiore è il Movimento 5 Stelle, che porta all’Ars ben otto deputati donna su venti.
A Palermo è stata eletta Roberta Schillaci, grillina della prima ora, iscritta al Meetup dal 2009. Tre deputate provengono da Catania. Gianina Ciancio è al secondo mandato consecutivo all’Ars: alle scorse elezioni era stata la più giovane deputata nella storia dell’Assemblea regionale. Una conferma arriva anche per Angela Foti, componente della Commissione Ambiente e Territorio e Attività produttive e vicepresidente del gruppo parlamentare dei Cinque stelle. Il secondo mandato arriva anche per Valentina Palmeri, eletta nel collegio di Trapani e già componente della Commissione Ambiente e Territorio e di quella per le Attività Produttive.
Primo ingresso al Parlamento siciliano, invece, per Jose Marano, attivista pentastellata che si è distinta in questi anni per le battaglie ambientaliste contro le trivelle e il Muos di Niscemi. A Enna eletta con oltre ottomila preferenza Elena Pagana.
A Ragusa, il M5s vede eletta Stefania Campo, ex assessore comunale nella giunta del capoluogo ibleo, e a Messina la trentunenne Valentina Zafarana.
Forza Italia porta a due la propria rappresentanza femminile all’Ars. Tra le fila del partito guidato in Sicilia da Gianfranco Miccichè spicca il nome di Marianna Caronia. Per la figlia di Giuseppe, segretario nazionale della Uiltrasporti, si tratta di un ritorno: era già stata deputata nel 2007 con l’Mpa di Lombardo. Ex dipendente della Siremar, con un passato all’Udc, ha provato qualche anno fa la corsa a sindaco di Palermo con la lista “Amo Palermo”, ma le andò male. Alle ultime comunali di giugno ha appoggiato Fabrizio Ferrandelli. Insieme alla Caronia entra all’Ars, in quota Forza Italia, anche la siracusana Rossana Cannata, sorella del sindaco di Avola, che è stata prima degli eletti in consiglio comunale.
Avrà la sua rappresentanza rosa anche la lista Popolari e autonomisti di Romano e Lagalla. Si tratta di Margherita La Rocca Ruvolo. Nell’Udc eletta Eleonora Lo Curto. La prima è deputato uscente, con un passato da presidente del Gruppo parlamentare dell’Udc. È stata eletta ad Agrigento, provincia in cui dal 2016 è sindaco di Montevago. Lo Curto, invece, già all’Ars nel 2001 con Nuova Sicilia, è eletta nel collegio di Trapani.
La prima donna eletta grazie al listino del presidente Nello Musumeci è l’agrigentina Giusy Savarino, anima del movimento #DiventeràBellissima. Con lei entra direttamente a sala d’Ercole anche Elvira Amata, di Fratelli d’Italia – Noi con Salvini. In un recente passato esponente di Sicilia Futura, Amata è stata assessore al comune di Messina con il sindaco Buzzanca.
Chiude il quadro il Partito democratico che porta all’Ars una donna su undici deputati eletti in totale. È Luisa Lantieri, ispettore del lavoro, già deputata regionale nel 2012 con la lista Grande Sud. Tra le altre cariche, è stata assessore regionale alle Autonomie locali e funzione pubblica nel Crocetta-quater e per due anni, dal 2013 al 2015, componente della Commissione d’inchiesta e di vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia. È stata eletta nel collegio di Enna, dove ha rastrellato 7825 preferenze.
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07 Novembre 2017, 14:12