Traffico d’auto rubate |Scattano le manette per un 47enne

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15 Gennaio 2013, 20:43

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PALERMO – Avrebbe acquistato auto incidentate per utilzzarne targhe e telai e camuffare un giro di auto rubate. Con questa accusa i carabinieri della compagnia di Carini hanno tratto in arresto Gaetano Benfante, classe 1966 residente a Carini in provincia di Palermo.

A seguito di normalissimi controlli del territorio i militari notavano in un’autocarrozzeria di Cinisi, gesita da Gaetano Benfante, un’auto in perfette condizioni alla quale mancava , però, il vetro di un finestrino. Insospettiti i carabinieri hanno proseguitole indagini scoprendo che all’auto in questione, una Fiat Cubo, in realtà, era stato ribattuto il numero di telaio originale e risalendo così a un furto avvenuto nel quartiere Zisa di Palermo qualche mese prima. Sempre all’interno dell’autocarrozzeria i militari scoprivano un’altra vettura, una citroen C3, risultata rubata a palermo dallo stesso Benfante.

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Il gioco era semplice: Benfante camuffava auto rubate con auto incidentate che provvedeva ad acquistare tramite concessionarie e rivenditori. In poche parole di due auto, una distrutta l’altra rubata, ne faceva una. Ed è per questo che il tribunale di Palermo stamane ha convalidato la misura di custodia cautelare per Benfante, per il quale il Pm Laura Vaccaro ha avanzato l’accusa di riciclaggio accolta dal Gip dott Ziino. Non è dello stesso parere, invece, l’avvocato Tommaso De Lisi difensore di Benfante che ha richiesto il riesame al tribunale della Libertà. Secondo De Lisi, infatti, il suo assistito deve rispondere soltanto del reato di furto aggravato in quanto il riciclaggio è un reato sussidiario.

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15 Gennaio 2013, 20:43

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