09 Maggio 2018, 06:23
3 min di lettura
CALTAGIRONE – Vasta operazione dei Carabinieri del Comando Compagnia di Caltagirone stamani alle prime luci dell’alba. Sono 16 i soggetti sottoposti all’esecuzione di misure cautelari: dieci in carcere e sei ai domiciliari. L’operazione, che ha interessato il territorio di Caltagirone e Grammichele ha smantellato una rete criminale dedita ai furti e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
“Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Caltagirone – si legge in un comunicato stampa – su richiesta della Procura della Repubblica calatina nei confronti degli indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di una serie di furti aggravati ai danni di attività commerciali e di civili abitazioni”.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica calatina e svolte dai carabinieri di Caltagirone hanno consentito di ricostruire l’organigramma del sodalizio malavitoso, di individuarne i capi e gregari. Gli investigatori hanno documentato l’ingente volume di affari illegali della consorteria criminale, il sistema di gestione dell’attività di spaccio di cocaina e marijuana e sono riusciti a individuare i responsabili di alcuni furti ai danni di attività commerciali ed abitazioni.
“La vita è fatta così: c’è chi compra e c’è chi ruba”. Questa, certamente discutibile filosofia di vita, intercettata nel corso delle indagini, è esplicativa, anche secondo il Procuratore della Repubblica di Caltagirone, dott. Giuseppe Verzera di come il gruppo criminale non avesse avuto, nel corso delle attività criminali, alcuna remora. I reati contestati connessi ai furti perpetrati sono certamente minori di quelli portati a segno e di molti altri molto probabilmente non è stata presentata neppure denuncia. Preziosi, mezzi per l’agricoltura anche una colonnina di un distributore. Per mesi e mesi gli arrestati avrebbero messo a ferro e fuoco la città di Grammichele nella quale i fenomeni legati alla microcriminalità avevano creato e un vero e proprio allarme sociale.
Fra le attività criminali contestate anche lo spaccio di sostanze stupefacenti, le quali è emerso durante l’attività investigativa, venivano al telefono chiamate, in base alla tipologia ed alla grammatura con i nomi più disparati: bicchieri, bottiglie o bottigliette. L’attività di indagine ha permesso di contestare inoltre ai 16 raggiunti stamani da ordine restrittivo anche: ricettazione e rapina ai danni di un anziano di Licodia Eubea, furto aggravato di materiale edile all’interno di un’abitazione in Grammichele, per 5 soggetti è stato possibile anche definire l’intento di pianificare un omicidio nel comune di Grammichele per frizioni legate alla gestione delle attività di spaccio ed in questa occasione durante le intercettazioni, come per le sostanze stupefacenti, i nomi delle armi e la tipologia di munizione veniva codificata con nomi come bulloni o magliette. Gli stessi è stato possibile appurare tramite pedinamenti ed appostamenti, si esercitavano nello sparo in poligoni da loro attrezzati nel territorio di Grammichele.
L’Operazione scattata nella notte ha visto la partecipazione di quasi 100 uomini dell’Arma della Compagnia di Caltagirone, della Compagnia Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia” e Nucleo Elicotteri di Catania) e dalle Stazioni Carabinieri di Vizzini, di Milano Porta Genova.
Gli arrestati sono:
Manusia Giuseppe classe 78
La Rocca Giuseppe classe 90
Montemagno Gesualdo classe 84
Renna Raffaele classe 84
Persico Giovanni Franco classe 68
La Rocca Tonino classe 92
Gullè Gaetano classe 94
Felice Nicolò classe 97
Armeli Moccia Andrea classe 87
Ventura Salvatore classe 97
Messina Annalisa classe 86
Zuccarello Ivan Sebastiano classe classe 91
Meli Salvatore classe 80
Messina Carmelo classe 95
Manenti Massimo Classe 75
Di Stefano Emanuel classe 95
Tutti i coinvolti nelle indagini risultano già essere stati sottoposti a procedimenti penali.
L’attività di indagine e i suoi risvolti sono stati esposti stamattina dal Procuratore della Repubblica di Caltagirone, Giuseppe Verzera, alla presenza del Comandante di Compagnia di Caltagirone Sergio Vaira e il Comandante Provinciale Raffaele Covetti che ha sottolineato come l’attività di indagine abbia posto fine a delle vere e proprie scorribande sul territorio di Grammichele che da molto tempo avevano fatto vertiginosamente precipitare la percezione della sicurezza sul territorio.
Pubblicato il
09 Maggio 2018, 06:23