Trajkovski, un gol per ripartire:| “Ma ora pensiamo alla prossima”

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14 Dicembre 2015, 08:30

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PALERMO – La settimana più lunga dell’anno si è conclusa nel modo migliore. Tre punti, un perentorio 4-1 ad una diretta concorrente, se non la principale concorrente alla salvezza, e certezze da chi finora non ha avuto grandi chance per mettersi in mostra. Quei giovani e quei nuovi inseriti da Ballardini sin dal suo ritorno a Palermo, che pian piano stanno diventando punti di riferimento per una squadra apparsa totalmente spaesata, almeno prima della sfida col Frosinone. C’è Goldaniga che continua a segnare e a comandare la difesa, ci sono Hiljemark e Chochev in ripresa, e c’è anche un Trajkovski finalmente a segno. E che gol, quello realizzato dal macedone. 

Una perla, un colpo di genio da fantasista puro, ruolo che d’altronde l’ex Zulte Waregem ricopre sin dagli inizi. Una giocata che riporta alla mente un altro grandissimo del calcio italiano, quell’Alex che porta il suo stesso nome (seppur tradotto) ma un cognome ben più pesante, ovvero Del Piero. E Trajkovski, intervistato da Rai Sport, non sfugge al paragone con la bandiera della Juventus e con quello che ormai è un marchio di fabbrica: “Il mio gol come quelli di Del Piero? Eh, penso di sì”, ha ammesso con un sorriso stampato sul volto il numero otto rosanero, alla prima marcatura in massima serie dopo aver timbrato il cartellino in Coppa Italia contro l’Alessandria. 

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Già, quella sfida maledetta, lì dove tutti i guai del Palermo sono venuti a galla. Tre giocatori esclusi dal progetto tecnico, un altro che, seppur non escluso, non viene più convocato, e altri che hanno perso la maglia da titolare. Una situazione di totale caos in cui il gruppo deve farsi forza. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, anche perché gli “epurati”, gli esclusi e gli accantonati restano pur sempre compagni di squadra. Trajkovski, dal canto suo, non vuole sentir parlare di spaccature. Perché adesso si deve pensare ad un’altra partita fondamentale, quella di Genova con la Sampdoria: “Siamo tutti uniti come una squadra, è così che dobbiamo affrontare la prossima partita ed è così che dobbiamo giocare”.

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14 Dicembre 2015, 08:30

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