31 Dicembre 2018, 06:14
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PALERMO – Ottenere quasi 500 milioni da Roma per quattro nuove linee di tram e altri 50 dalla Regione per la costruzione di cinque parcheggi a servizio proprio dei treni bianchi. Il comune di Palermo accelera sul completamento del sistema tranviario in città e lo fa approvando in giunta due delibere che consentono la partecipazione a un bando del ministero dei Trasporti per la linea ferrata e a uno regionale che assegna alle città metropolitane fondi ad hoc per la realizzazione di nuovi posti auto.
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A Palermo, in questo momento, sono attive tre linee di tram inaugurate alla fine del 2015, ma il sindaco Leoluca Orlando ha voluto puntare sulla creazione di altre sette linee che coprirebbero il resto della città e soprattutto renderebbero il sistema realmente conveniente per spostarsi lasciando a casa l’automobile. Si tratta di sette linee, dalla A alla G, per lo più senza pali e barriere, che toccherebbero periferie come Mondello o Bonagia, passerebbero dal Foro Italico o dal centro con binari in via Roma e in via Libertà e soprattutto collegherebbero tra loro la Stazione centrale e quella Notarbartolo, oppure viale Regione con Orleans e quindi col centro città.
LE TRATTE FINANZIATE Un programma ambizioso e già entrato nel vivo, dal momento che su sette linee tre sono state già finanziate dal Patto per Palermo con quasi 200 milioni di euro: la A (1,8 chilometri) che va dalla Stazione centrale allo Stadio passando per via Roma, via Libertà e via Croce Rossa; la B (1,3 chilometri) che da Notarbartolo arriva a via Duca della Verdura, angolo via Libertà; la C (7,4 chilometri) che collega Calatafimi con Orleans su viale Regione siciliana e via Ernesto Basile. A queste si aggiunge la E1 (De Gasperi-Francia), con progettazione a carico del bando Periferie. Per queste linee il Comune è già nella fase della progettazione definitiva, con tanto di indagini in corso, e se tutto va bene nel 2020 partiranno i lavori che dovrebbero concludersi nel 2022.
LE ALTRE LINEE Il problema più grande è per le altre quattro linee: la D (7,6 chilometri) che da Orleans arriva a Bonagia attraversando il fiume Oreto con un nuovo ponte; la seconda parte della E (in totale 23 chilometri), cioè da Francia a Mondello toccando viale Strasburgo, via Lanza di Scalea, viale dell’Olimpo e via Mattei fino al parcheggio Galatea; la F (9,6 chilometri) da Duca della Verdura alla Stazione centrale passando lato mare, ossia via Crispi, Foro Umberto I e via Lincoln; la G (cinque chilometri) che arriva sino a Sferracavallo. Il tutto per un costo totale che si prevede ammonti a quasi 500 milioni di euro e che il Comune conta di recuperare grazie a un bando ministeriale finanziato dalla legge di Bilancio 2018 per i sistemi del trasporto pubblico di massa. Palermo è in pole position, visto che per la progettazione delle quattro linee potrà affidarsi al gruppo guidato da Ruggero Cassata che sta progettando le prime tre (come da bando internazionale) e che altre città italiane sono invece molto più indietro. La speranza di Palazzo delle Aquile è che al capoluogo siciliano vengono accordati i fondi (sono stati chiesti 490 milioni), senza i quali il tram resterebbe una sorta di incompiuta; per questo la giunta Orlando ha deciso di autorizzare la partecipazione al bando, che deve comunque avvenire entro il 2018.
LE OPERE COLLATERALI I soldi però non serviranno soltanto per i binari, ma anche per tutte le opere collaterali: oltre a 13 parcheggi anche l’allargamento di viale Strasburgo, lo spostamento al centro dei binari su Notarbartolo, nuove rotonde a piazzale Einstein (dove sorgeva il Motel Agip) e piazza XIII Vittime, la riqualificazione delle piazze Borsa, Nascé, Sturzo, Butera, Giulio Cesare, Due Palme, Ziino, Boiardo (Notarbartolo), Montalto e quella su corso Tukory. E ancora il nuovo ponte sull’Oreto, sovrappassi in viale Regione siciliana, la nuova strada per collegare Zen 1 e Zen 2, lo sbocco di via Mattei su via Galatea, la sistemazione pedonale di tutto il lungomare di Mondello, una passerella pedonale per accedere al parco del Castello a mare, sistemazione a verde di piazza Giachery, nuovo verde a Mondello, Sferracavallo e in via Crispi.
I PARCHEGGI Ma non è finita qui. Come detto, il progetto tecnico-economico scelto dal Comune e che riguarda tutte e sette le nuove linee prevede anche 13 parcheggi: uno multipiano a piazza Giulio Cesare, uno interrato in piazzale Ungheria, due interrati in via Libertà, uno interrato in piazza Boiardo, un altro in piazza Don Bosco, due interrati in via Alcide De Gasperi, uno a raso e interrato in viale Francia, uno interrato in viale Strasburgo, uno a raso e interrato in via Galatea, uno a gradoni in via Mongibello, un altro a gradoni a Sferracavallo, uno interrato al Foro Italico e uno a raso a Bonagia. In totale quasi 3.500 nuovi posti auto, che sostituiranno (e aumenteranno) quelli che verranno soppressi dai binari.
I parcheggi dovrebbero essere tutti realizzati con finanza di progetto, cioè da privati che li gestirebbero per alcuni anni cedendoli poi al Comune, ma Palazzo delle Aquile ha pensato di finanziarne alcuni col bando con cui la Regione ha rimesso in circolo una pioggia di milioni ferma dal 1989 e destinata alle città metropolitane. A Palermo toccheranno 50 milioni che Orlando utilizzerà per progettare e realizzare piazza Boiardo, Don Bosco, De Gasperi (2), Libertà (2) e Francia, ossia quelli a servizio delle linee A, B e C, per un totale di 2.132 stalli. In realtà servirebbero 130 milioni, ma i 50 della Regione consentiranno comunque di accorciare i tempi della concessione ai privati.
“Le delibere adottate dalla Giunta, non casualmente in contemporanea, rendono chiaro che il sistema tranviario si pone sempre più come il sistema per il trasporto pubblico di massa a Palermo – dicono il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle Infrastrutture Emilio Arcuri – Grazie alle nuove linee che davvero collegheranno tutti i quartieri da sud a nord e a ovest e alla rete di parcheggi proposta alla Regione, il tram permetterà lo spostamento veloce, ecologico e intermodale sia per i palermitani sia per coloro che nella nostra città lavorano venendo dall’hinterland. Per la prima volta Palermo si dota di un progetto completo e definitivo per una infrastrutura omogenea di trasporto pubblico in tutta la città”.
Il progetto tram prevede parcheggi che compenseranno i posti che salteranno in superficie a causa dei binari: 3.445 nuovi stalli contro i 2.769 su strada soppressi, per 223 milioni di lavori. In particolare 142 in via Palazzotto, a raso e con un piano interrato; 445 interrati al Foro Italico; 1.214 interrati multipiano e a raso tra viale Strasburgo, viale Francia, via Galatea e Mongibello; 150 a raso in via del Levriere; 165 multipiano a piazza Giulio Cesare, tra l’Anagrafe e porta Sant’Antonino. E ancora 226 in piazza Costantini, con parcheggio interrato multipiano, e 1.103 interrati multipiano in via Libertà, piazzale Ungheria, piazza Alcide de Gasperi e piazza Don Bosco. In tutto si stima un costo di quasi 130 milioni, di cui 22,8 per Don Bosco, 20,9 per Notarbartolo, 1,3 per Bonagia, 8,2 per Strasburgo (Metropolitan), 15,2 per Francia, 19 per Mondello, 4,8 per Giulio Cesare, 4,5 per Sferracavallo e quasi 30 per il Foro Italico.
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