Troppi morti in quel reparto, Cirignotta:| "Cambiare il clima a Partinico" - Live Sicilia

Troppi morti in quel reparto, Cirignotta:| “Cambiare il clima a Partinico”

Il direttore dell'Asp di Palermo
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“Credo che quanto accaduto non dipenda dagli operatori sanitari, ma dalla situazione, da un clima complessivo che si è venuto a creare nel reparto”. Lo ha detto Salvatore Cirignotta (nella foto), direttore generale dell’Asp di Palermo, durante la conferenza stampa sulla bimba morta il 23 dicembre scorso nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Partinico (Pa), pochi minuti dopo essere venuta alla luce.

Da circa due anni il reparto è nella bufera, dopo che nelle sale parto sono deceduti sette fra neonati e feti. Il primo caso é stato registrato il 14 luglio 2008, l’ultimo poco prima di Natale. “Verranno effettuati accertamenti rigorosi – spiega Cirignotta – per verificare le cause dell’accaduto. L’autorità giudiziaria non ha però individuato colpe specifiche nei vari casi registrati a Partinico. L’azienda ha inviato un gruppo di dirigenti per procedere ad un esame sommario, poi sarà l’autorità giudiziaria a stabilire se vi siano o meno responsabilità specifiche. Vogliamo prenderci 10-15 giorni di tempo per mutare il clima che aleggia nel reparto”. Secondo Cirignotta, in un primo momento sarebbe “emerso un ritardo nel cesareo”. “Questa, però, è solo un’ipotesi”, aggiunge. “La commissione – fa notare – ha avuto dei dubbi sull’atteggiamento colposo. La sospensione del personale da parte dell’azienda giustifica il sospetto ed in ogni caso va evitato che le persone coinvolte passano condizionare le verifiche. Il nostro non è un provvedimento sanzionatorio”.

L’intero reparto di ostetricia e ginecologia è stato chiuso, ma nell’ospedale di Partinico è stata creata una guardia medica per le emergenze. “Vogliamo capire – insiste il direttore generale dell’Asp di Palermo – se il reparto presenta un grado di professionalità adeguato. L’intero reparto potrebbe essere animato da un clima non proprio attento. E’ una questione di contesto. Tutto, ovviamente, deve essere accertato. L’ospedale andrà rivitalizzato in termini di entusiasmo, bisogna instaurare un clima di efficienza e ci si chiede alla fine perché medici diversi sono incappati in questi episodi”.


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