“Via la gara da 160 milioni” | La denuncia Crocetta-Borsellino

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19 Dicembre 2013, 21:45

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PALERMO – “Una gara inutile e costosa”. Un “mega-bando” quello che riguarda la copertura assicurativa delle Asp, finito al centro della nuova denuncia del governo regionale. “Stiamo stati in questura – ha detto stamattina il presidente della Regione Rosario Crocetta – e invieremo le carte alla Corte dei conti. Quel bando è davvero incredibile”. Per farla breve, la Regione un paio di anni fa sottoscrive un contratto da 53 milioni di euro l’anno per la copertura assicurativa per il “rischio clinico” dell’amministrazione. “Ma oltre al costo esorbitante – spiega oggi il governatore – davvero assurda era la franchigia: 150 mila euro. In questi anni, nessun danno ha superato quella cifra. Così, quelle somme sono state pagata da un fondo della Regione che si è aggiunto ai 160 milioni di euro. Spesi inutilmente. Visto che l’assicurazione non ha mai risarcito nulla”.

Ma i dubbi non sono solo legati all’entità dell’affidamento. “I requisiti per la gara – spiega in conferenza stampa Crocetta – di fatto restringevano il campo a una sola compagnia. Il broker (la Willis) era legato a una delle società affidatarie. La Am Trust, società che si è aggiudicata la cosiddetta ‘gara ponte’ è una ‘scatola vuota’, come è stato evidenziato da indagini svolte nel resto d’Italia”.

Quella gara, quindi, quantomeno era “antieconomica”. “La scelta di centralizzare la gara – prosegue Crocetta – ha fatto lievitare i costi. Noi avevamo nutrito molte preoccupazioni in merito. Se la gara fosse stata parcellizata nelle singole Asp sarebbe costata 75 milioni. E invece è costata 160 milioni, appunto. Credo che la Regione con un Fondo da 40-50 milioni di euro possa auto assicurarsi e coprire davvero il rischio. Invece così come stiamo ci siamo assicurati con un contenitore vuoto, e per una cifra e con modalità inaccettabili. Adesso parte il provvedimento di revoca e annullamento della gara. Non è vero che i risparmi in Sanità si facciano attraverso i tagli ai servizi, ma attraverso la lotta agli sprechi”.

Le gare oggetto della denuncia sono state esperite durante il governo Lombardo. Durante, quindi, l’esperienza di Massimo Russo alla guida dell’assessorato alla Salute. In quel periodo, Lucia Borsellino era dirigente generale dello stesso assessorato: “Voglio precisare immediatamente – ha spiegato – che io non potevo essere a conoscenza nel dettaglio di quella operazione, visto che il dipartimento che si era interessato alla gara non era il mio, ma quello guidato allora da Guizzardi. La storia si divide sostanzialmente in tre momenti: nel 2010 viene avviata la gara e affidata a un broker e già lì ecco le prime anomalie su subappalti e provvigioni. Una seconda fase è quella della ‘gara ponte’ che viene assegnata alla Am Trust Europe. Riscontriamo che questa azienda ha una sede a Siracusa, territorio la cui Asp è scelta come capofila. Infine, l’ultima fase, assegnata all’ospedale Civico come capofila. Fortunatamente – aggiunge l’assessore – possiamo ancora operare la disdetta, visto che siamo esattamente entro i termini contrattuali, che sarebbero scaduti il 31 dicembre prossimo”.

Sul ruolo dell’ex assessore Massimo Russo, però, il presidente e l’assessore decidono di “glissare”. Solo Crocetta accenna: “Lungi da me attribuire a lui responsabilità gestionali. Russo aveva una sua filosofia nella gestione dell’assessorato. Intendeva tagliare le spese attraverso la chiusura di ospedali o di punti nascita. Noi ne abbiamo un’altra. Crediamo che il tagli possano essere compiuti attraverso l’eliminazione di sprechi e ruberie. Per questo, gli riconosciamo il merito di alcuni interventi, ma adesso siamo in una ‘fase due’ della riforma del mondo della Sanità siciliana”.

Un settore da anni al centro di polemiche, inchieste, “casi” più o meno scottanti. Ai quali accenna nemmeno troppo velatamente il presidente della commissione Salute all’Ars Pippo Digiacomo: “Non dobbiamo dimaenticare che proprio attorno ai rapporti tra sanità pubblica e sanità privata e tra queste e la politica è avvenuto un fatto storico: l’incriminazione dell’allora presidente della Regione. Già durante una conferenza stampa nella primavera scorsa io denunciai gare truccate, un sistema del 118 fuori controllo, sistema di comparaggi diffusi. La nostra è una Regione che troppe volte ha instaurato partnership con istituzioni blasonate, ma apparendo scodinzolante, provinciale, al punto da farsi appioppare contratti decennali, a volte esorbitanti. Purtroppo temo che quanto illustrato oggi siano quisquilie rispetto agli sperperi e ruberie che dimostreremo nei prossimi mesi. Sperperi e ruberie che spesso hanno goduto del silenzio dei direttori generali”. La crociata contro la Sanità marcia è appena iniziata.

 

La diretta è finita.

12.52 Crocetta: “Adesso serve un controllo informatico. Penso ad esempio, delle 1.600 convenzioni concesse nel 2007 ai centri privati, in quanti casi sono state verificate le informative antimafia? Abbiamo chiesto ai manager di verificare le informative antimafia degli attuali gestori delle aziende private, non solo dei titolari dei centri. Vogliamo controllare quindi sia la sanità pubblica che privata”.

Crocetta: “Sulle partecipate adesso andremo avanti con una task force che sarà guidata dal Segretario generale. E stavolta le chiuderemo tutte. E nelle fusioni delle partecipate verranno trasferiti solo le persone che hanno i titoli per essere trasferiti”.

Poi il presidente torna sul tema di oggi: “Russo? Lungi da me da attribuire a lui responsabilità gestionali. Lui aveva una filosofia, che voleva chiudere gli ospedali e i punti nascita. Noi ne abbiamo un’altra. Questa è la ‘fase due’.

12.43 Ancora il deputato Pd: “Adesso servono dei direttori generali che vogliano intervenire su queste cose, senza essere troppo ossequiosi nei confronti del potere. Tutte queste azioni, il sistema sanitario li riceve sotto forma di risparmio”.

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12.39 Digiacomo: “Siamo una Regione che troppe volte ha instaurato partnership con istituzioni blasonate, ma apparendo scodinzolanti, e ci siamo fatto appioppare contratti decennali, a volte esorbitanti. Oggi la Sanità siciliana è in pareggio. E rappresenta il cinquanta per cento dell’intero bilancio. Purtroppo temo che quanto illustrato oggi siano quisquilie rispetto agli sperperi e ruberie che dimostreremo nei prossimi mesi. Sperperi e ruberie che spesso hanno goduto del silenzio dei direttori generali”.

12.36 Il presidente della commissione Salute all’Ars Pippo Digiacomo: “Sui rapporti tra Sanità pubblica e sanità privata è successo un fatto storico: l’incriminazione dell’allora presidente della Regione. In una conferenza stampa nella primavera scorsa io denunciai gare truccate, un sistema del 118 fuori controllo, sistema di comparaggi diffusi. Tutto questo toglie credibilità alle azioni che vorrebbero fare pesare sulla spesa sanitaria solo tagli”.

12.33 Prende la parola il Segretario generale Patrizia Monterosso: “Dall’inizio della gara, il costo è andato via via crescendo. Uno schema che abbiamo visto ripetersi anche in altre parti d’Italia”.

12.28 Borsellino: “Adesso possiamo operare la disdetta, visto che siamo esattamente entro i termini contrattuali”.

12.23 L’assessore Lucia Borsellino: “A febbraio, in giunta, abbiamo ritenuto di dovere approfondire quella questione. Io sono venuta a conoscenza della questione in maniera approfondita in un momento successivo alla mia esperienza di dirigente generale. Quelle questioni erano di competenza dell’altro dipartimento, quello allora diretto dal direttore Guizzardi. Nel 2010 viene avviata la gara, affidata a un broker e già lì ecco le prime anomalie su subappalti e provvigioni. Una seconda fase è quella della ‘gara ponte’ che viene assegnata alla Am Trust Europe. Riscontriamo che questa azienda ha un’assemblea ed è a Siracusa, territorio la cui ASP è scelta come capofila. Infine, l’ultima fase, assegnata all’ospedale Civico come capofila”.

12.21 Ancora il presidente della Regione: “Adesso parte il provvedimento di revoca e annullamento della gara. Non è vero che i risparmi in Sanità si facciano attraverso i tagli ai servizi, ma attraverso la lotta agli sprechi”.

12.17 Crocetta: “Credo che la Regione con un Fondo da 40-50 milioni di euro possa auto assicurarsi e coprire davvero il rischio. Invece così come stiamo ci siamo assicurati con un contenitore vuoto, e per una cifra e con modalità inaccettabili”.

12.15 Crocetta: “Questa gara non solo è costata il doppio, ma è anche inutile, visto che la franchigia è fissata a 150 mila euro. E guarda caso tutti gli incidenti hanno comportato un danno inferiore ai 150 mila euro. E siamo stati anche costretti a creare un Fondo per pagare quei risarcimenti”.

12.12 Crocetta: “Noi avevamo nutrito molte preoccupazioni su quella gara centralizzata. Se fosse stata parcellizata nelle singole Asp sarebbe costata 75 milioni. E invece è costata 160 milioni. L’Am Trust è sotto inchiesta perché è considerata una scatola vuota. Ci siamo anche accorti che altre Regioni erano cadute nella stessa trappola della Sicilia con queste fare centralizzate”.

12.05 Arriva il presidente Crocetta insieme all’assessore Lucia Borsellino e al presidente della commissione Sanità all’Ars Pippo Digiacomo: “Questo – ha detto Crocetta – è il frutto di un lavoro lungo che ha coinvolto oltre all’assessore, anche la Segreteria generale, il dirigente generale Sammartano.

Abbiamo presentato un esposto alla Procura e stiamo inviando il carteggio alla Corte dei conti sulla gara delle assicurazioni nella sanità da 160 milioni. Gara assolutamente non conveniente per la Regione Siciliana. E abbiamo seri dubbi che la società coinvolta nella gara, Am Trust, che ha sede a Nottingham è anche a Palermo”.

“Truffe al sistema sanitario”. Questo il titolo della conferenza stampa annunciata per le 11 di oggi a Palazzo d’Orleans di Palermo, sede della presidenza della Regione. Protagonisti saranno il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino. Sarà presente anche il presidente della Commissione Sanità dell’Ars, Pippo Digiacomo.

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19 Dicembre 2013, 21:45

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