"Turismo, serve meno burocrazia | Aiutiamo chi vuole investire qui" - Live Sicilia

“Turismo, serve meno burocrazia | Aiutiamo chi vuole investire qui”

Intervista a Manlio Messina. Il neo assessore: "Centrodestra maggioranza, la Lega abbia coraggio e si vada a votare".

L'intervista
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4 min di lettura

Manlio Messina, nuovo assessore regionale al Turismo. Quali sono le sue idee per il comparto?

“Domani (oggi per chi legge, ndr) incontrerò il presidente. E vedremo insieme il programma del governo”.

E perfezionerete il passaggio di consegne, visto che Musumeci viene da un interim non brevissimo.

“Quello c’è già nel decreto di nomina. Ma da venerdì a oggi non ci siamo ancora visti”.

Il suo partito, Fratelli d’Italia, è sempre stato fermo sul suo nome da quando si è appreso dell’uscita di Sandro Pappalardo. Immagino le abbia fatto piacere.

“Sì, e ringrazio il presidente Giorgia Meloni. Questo nasce dal risultato di una grande comunità. Io sono coordinatore della Sicilia orientale, e alle Europee in Sicilia orientale abbiamo avuto il 9 per cento, uno dei risultati migliori d’Italia. Un risultato, lo ribadisco, di tutta la nostra comunità”.

In Sicilia orientale Fratelli d’Italia ha avuto anche delle new entry di peso come Raffaele Stancanelli. La prossima sarà Salvo Pogliese? Pare che sia cosa fatta…

“Ci sono nomi importanti che si sono uniti a noi. Quello di Stancanelli e altri, consiglieri comunali che hanno aderito. Quanto a Pogliese non essendoci ancora un passaggio ufficiale, aspetto. Ma si sta riunendo una grande comunità, eravamo tutti insieme in Azione giovani quando era guidata da Giorgia Meloni, anche Salvo Pogliese. Questa comunità si sta ricompattando, nel Catanese in particolare. Un motivo di grande soddisfazione per la destra siciliana”.

Tornando al Turismo, quali sono le sue idee?

“C’è tanto da fare. Il turismo è collegato a tantissime altre deleghe della Regione. Penso una su tutta: le Infrastrutture. Non si può fare turismo a livello di eccellenza se non si investe slule infrastrutture e i trasporti. Su questo, il presidente Musumeci ha già avviato un importante lavoro. Se abbiamo un importante patrimonio turistico ma è irraggiungibile, questo è un problema. E poi come dico sempre: dobbiamo evitare il turismo da sbarco. Molti visitatori vanno via dicendo ‘peccato che manca questo o quello’. E magari non tornano”.

D’altronde i dati del turismo siciliano sono in crescita ma la Sicilia è ancora lontanissima dal suo potenziale. In classifica è preceduta da regioni alle quali sicuramente non ha niente da invidiare in termini di patrimonio culturale e paesaggistico.

“Assolutamente, basta guardare i dati di Malta rispetto alla Sicilia. Malta è grande quanto la provincia di Catania e fa numeri che sono più alti dei nostri. La Sicilia ha un patrimonio culturale che non teme confronto con nessuno, siamo indietro rispetto al nostro potenziale”.

Una domanda politica. La sua nomina è rimasta congelata per qualche settimana perché si aspettava un rimpasto pià ampio e per lo meno la nomina del nuovo assessore ai Beni culturali. Perché secondo lei non è arrivata? C’è qualche fibrillazione di troppo nella coalizione?

“Non conosco le dinamiche interne ad altri partiti. Il verto problema del presidente Musumeci è trovare una persona all’altezza del predecessore, il compianto professore Tusa. Quanto alla maggioranza è abbastanza coesa, possono esserci delle fibrillazioni ma il presidente riesce sempre a compattare. Sostituire Tusa è davvero difficile, questo è chiaro a tutti”.

Senta, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, parla di un nuovo centrodestra senza Forza Italia. Ma questo non rischia di minare i rapporti con i berlusconiani lì dove siete alleati, come in Sicilia?

“Il nostro presidente fa un ragionamento chiaro. Noi non siamo contro Forza Italia, se escono segnali da parte di Forza Italia di strizzare l’occhio al Pd non possiamo esser d’accordo su una posizione di questo tipo In Sicilia il centrodestra compatto e convinto, con un nome assolutamente credibile come quello del presidente Musumeci, ha funzionato, e grazie anche a Forza Italia. Ma credo che al momento ci siano solo fibrillazioni dettate dalla campagna elettorale”.

Che è finita, almeno che non si vada a votare di nuovo…

“Noi siamo convinti che non ci sia più la necessità di tenere in piedi un governo come quello gialloverde, che fa maggioranza e opposizione. C’è un’altra maggioranza nel Paese, una chiara e ampia maggioranza di centrodestra, oltre il 50 per cento. E loro due sono in disaccordo su tutto. Chiediamo alla Lega di avere un’azione di coraggio”.

La prima cosa che le piacerebbe fare da assessore al Turismo?

“Bella domanda. Vorrei lavorare sulla sburocratizzazione. Per aprire attività o organizzare grandi eventi c’è una macchina troppo farraginosa. Vorrei che ci impegnassimo ad aiutare chi vuole investire in Sicilia”.


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