Ufficio stampa della Regione |Transazione per un giornalista

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11 Aprile 2013, 13:44

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PALERMO – Si apre una breccia nella vicenda dell’ufficio stampa della Presidenza della Regione. Per almeno uno dei giornalisti silurati da Rosario Crocetta potrebbe arrivare un lieto fine. Il presidente della Regione, che fin qui aveva manifestato l’indisponibilità a qualsiasi trattativa, ha scritto all’Avvocatura dello Stato una lettera dalla quale emerge la volontà di aderire alla proposta di transazione formulata dal Giudice del Lavoro riguardo alla causa in corso tra la Presidenza e Giancarlo Felice.

Felice, difeso dall’ex assessore regionale Gaetano Armao, era stato assunto nel 1992, il suo rapporto di lavoro era quindi più antico di quello della gran parte dei colleghi licenziati da Crocetta. La sua posizione, come quella di un paio di altri colleghi, presenterebbe delle differenze rispetto a quella degli altri giornalisti, per le ragioni spiegate da uno di loro, Gregorio Arena, a Livesicilia, sottolineando che il rapporto di lavoro era nato in seguito a una procedura di evidenza pubblica. Una peculiarità rimarcata nel ricorso di Armao, che assume come “discriminatorio” il licenziamento dei giornalisti, “in quanto adottato per ragioni politiche”.

Il Giudice del Lavoro ha ritenuto di proporre una soluzione transattiva alle due parti, che tenga anche conto del breve periodo di tempo che manca al giornalista per il raggiungimento dei requisiti pensionistici (a Felice, come lui stesso raccontò in un commento a un articolo di LiveSicilia manca un anno e mezzo alla pensione). La soluzione prospettata è quella della stipula di un contratto di collaborazione che preveda il versamento dei contributi. Con una lettera dell’8 aprile scorso all’Avvocatura dello Stato, Crocetta ha chiesto un rinvio della trattazione “al fine di poter disporre del tempo necessario per avviare e definire, in contraddittorio col ricorrente, le trattative propedeutiche all’individuazione di una soluzione transattiva della controversia”. Una soluzione transattiva potrebbe profilarsi anche per Arena, dopo l’udienza di oggi davanti al giudice del Lavoro.

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Il licenziamento dei 21 giornalisti dell’ufficio stampa della Regione siciliana risale ai primi di dicembre (ma con effetto a far data dal 10 novembre). Da allora, tanti sono stati gli strascichi polemici e giudiziari della vicenda. Ultima la “formale diffida” dell’Ordine dei giornalisti al presidente e alla giunta “per la continua divulgazione di comunicati stampa privi di firma o firmati da persone non iscritte all’albo dei giornalisti”, accuse respinte dal governatore. Di fatto, da dicembre la Regione siciliana è sprovvista di un ufficio stampa.

 

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11 Aprile 2013, 13:44

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