Omicidio a Borgo Nuovo| “Romano non c’entra”

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08 Aprile 2011, 08:56

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È stata una trappola. L’uomo trovato morto questa mattina in una Fiat Punto grigia parcheggiata in via Marinetti, uno slargo lungo via Castellana, a Borgo Nuovo, aveva probabilmente un appuntamento con il suo assassino: l’auto a bordo della quale è stato trovato Claudio De Simone, questo il nome della vittima, aveva il motore spento e il freno a mano tirato. De Simone, 34 anni, aveva due fratelli: uno è incensurato, mentre l’altro è attualmente detenuto per omicidio. Nel 2007, infatti, Vincenzo De Simone è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie per gelosia, e per questo sta scontando una condanna a undici anni.

I colpi che l’hanno ucciso sono tre, di un’arma di grosso calibro. De Simone è stato raggiunto dai proiettili, sparati da una pistola di grosso calibro (probabilmente una 38), alla spalla e all’orecchio, e secondo gli investigatori era in posizione difensiva, come se avesse intuito che la sua ora stava per scoccare. De Simone aveva un solo precedente penale, per detenzione illegale di armi. La dinamica, al momento, è confermata: i carabinieri, coordinati nelle indagini dai pm Marcello Viola e Pierangelo Padova, ritengono che i colpi siano arrivati da destra. Entrambi i finestrini dell’auto sono andati in frantumi: quello di destra sarebbe stato distrutto dai proiettili, quello di sinistra dalla testa della vittima.

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Sono esclusi, al momento, collegamenti con l’altro omicidio di questi giorni, quello di Davide Romano. Sebbene De Simone gravitasse secondo gli inquirenti nell’ambiente dei pusher, l’uomo non è stato trovato nudo e non ci sono al momento collegamenti fra le due vicende. Anche Romano, però, stando alla ricostruzione preliminare di chi investiga, era in affari con la droga.

(la scena del delitto nella foto)

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08 Aprile 2011, 08:56

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