CATANIA. “Due morti ammazzati e quattro feriti a librino, la città-quartiere sempre più a sud di Catania. Oltre l’orrore, esprimiamo umano cordoglio ai familiari e vicinanza a tutte le famiglie di Librino”, così i volontari de La Misericordia di Librino commentano la sparatoria avvenuta ieri.
“Noi non sappiamo chi è stato ne il perché, ma conosciamo bene il dove.
E proprio per questa conoscenza, frutto di impegno, di sacrificio e di volontariato, desideriamo – commentano – ribadire con determinazione che questa città-quartiere necessita di politiche sociali nuove quanto condivise; che, ben oltre la buona volontà di sparuti politici volenterosi, è indispensabile – aggiungono – la presenza di tutto lo Stato; che si attuino adeguate politiche di contrasto alle povertà, principalmente su quella culturale dei giovani, vero handicap per un loro futuro; che si realizzi quanto già programmato; che si permetta alle strutture sanitarie di implementarsi.
Le periferie, fisiche e sociali, necessitano – incalzano – di idee modernizzate “realizzate”, non solo di meritoria quanto instancabile operosità della Procura e delle forze dell’ordine. Dalla capacità d’investire innovando e di capitalizzare i benefici ottenuti, a nostra avviso, potrebbe prendere inizio – concludono- quell’inversione di corso di una strada che oggi appare purtroppo già segnata”.
