"Un colpo di pistola e l'uomo a terra" | Gli attimi di terrore a piazza Lolli - Live Sicilia

“Un colpo di pistola e l’uomo a terra” | Gli attimi di terrore a piazza Lolli

L'omicidio in piazza Lolli e il racconto: "Mi tremavano le gambe, poi abbiamo visto l'ambulanza e la polizia". Un pomeriggio di paura, ieri, nel cuore della città. E l'ennesimo episodio di violenza in una stazione di servizio, dove Nicola Lombardo ha perso la vita a 44 anni.

PALERMO – Era ancora cosciente quando con un filo di voce ha riferito ai poliziotti di essere stato colpito da un uomo che impugnava una pistola. Con poche parole ha descritto l’auto con cui il malvivente era scappato, una Fiat Punto grigia. Poi ha perso i sensi. Erano trascorsi soltanto pochi minuti da quando residenti e passanti avevano improvvisamente sentito uno sparo. In molti si sono affacciati alla finestra, altri sono scesi in strada. Caterina Marino stava uscendo dal palazzo di una parente, in via Dante, quando col marito ha sentito tremare le gambe. Attimi di terrore, durante i quali non era ancora possibile capire cosa fosse successo.

In pieno centro città e in peno giorno, qualcuno ha sparato un colpo di pistola con una semiautomatica. Ed ha ferito gravemente Nicola Lombardo, benzinaio di 44 anni che si trovava al lavoro al distributore della vicina piazza Lolli. Uno sparo che gli è costato la vita: il suo cuore ha smesso di battere nella tarda serata di ieri al Civico, dove era ricoverato. L’assalto di due uomini è sfociato in un omicidio. Lombardo è stato ucciso in una stazione di servizio che non colleziona incassi stratosferici, ma che potrebbe essere stata presa di mira per una rapina. Il condizionale è d’obbligo, visto che la vittima poco ha potuto raccontare ai poliziotti arrivati sul posto, prima di essere trasportato d’urgenza in ospedale.

Le indagini non escludono alcuna ipotesi e al vaglio degli investigatori c’è anche l’eventuale collegamento con Cosa nostra, visto che il distributore risulta essere di proprietà di Salvatore Nangano, fratello di Francesco, legato ad ambienti mafiosi ed assassinato nel 2013 in via Messina Marine. “Quando ci siamo messi in macchina – racconta Marino – abbiamo visto arrivare l’ambulanza e la polizia. Dal finestrino ho visto quell’uomo a terra, un capannello di persone che lo circondava, ho provato paura, come mai mi era successo”. Diversi i residenti e i commercianti della zona che nelle scorse ore sono stati ascoltati dalla polizia. Le indagini della squadra mobile si muovono su più fronti, ma in base alla ricostruzione della dinamica, chi ha sparato si sarebbe prima fermato per fare il pieno. In auto con lui ci sarebbe stato un altro uomo. Non avrebbero avuto alcuna intenzione di pagare, chiedendo subito dopo l’incasso. E l’accesa discussione che ha preso vita è sfociata nel sangue, poi nella morte del benzinaio.

Lombardo era rimasto lucido per pochi minuti, poi era stato rianimato dai sanitari del 118. Quell’unico colpo di pistola gli ha provocato delle emorragie ed ha reso necessaria l’asportazione della milza. E’ l’ennesima vittima di una spirale di violenza che a Palermo assume contorni sempre più preoccupanti. Una raffica di colpi, nelle ultime settimane, sono stati tra l’altro messi a segno nelle stazioni di servizio. Basti pensare a quello di Bonagia, dove un benzinaio è stato accoltellato al braccio o a quello in via Galatea, a Mondello, in cui un giovane dipendente è stato immobilizzato e sequestrato. Il primo era stato ricoverato in ospedale, il secondo medicato dai medici di un’ambulanza. Per Lombardo, invece, il destino peggiore.


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