05 Gennaio 2021, 11:27
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PALERMO – “Sono rimasto di stucco e anche un po’ contrariato apprendendo la notizia. Ci lascia sgomenti: noi siamo anche sede dell’ente parco delle Madonie, da un lato si vuole la protezione della zona dall’altro si vogliono seppellire scorie nucleari”.
Lo dice il sindaco di Petralia Sottana (Pa) Leonardo Neglia. Il suo territorio è una delle quattro aree in Sicilia potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nazionale nucleare.
“Non sapevo nulla di questa cosa – continua il sindaco – nessuno ci ha mai informati. Se qualcuno è venuto a fare ispezioni non ce l’hanno detto. Neanche una mail”. Neglia dice di non sapere neanche la zona individuata. “Il sito del Cnapi – aggiunge – è bloccato. Non posso neanche controllare per sapere se c’è la contrada specifica individuata”.
“Ci opporremo con tutte le forze ad ogni ipotesi di ubicazione nel nostro territorio di un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi – dice il sindaco di Castellana Sicula (Pa), Franco Calderaro -“.
Il suo territorio è una delle quattro aree in Sicilia potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nazionale nucleare. L’area, Pa-15, interessa sia Castellana Sicula che Petralia Sottana. “Intraprenderemo qualsiasi iniziativa – continua – e chiediamo il supporto della Regione, dell’Ars, dei senatori e deputati eletti nel territorio e del Parco delle Madonie, a tutta la popolazione madonita”. Calderaro e Leonardo Neglia, sindaco di Petralia Sottana, hanno comunicato in una nota che si opporranno all’iter per la creazione di depositi di rifiuti radioattivi nell’area di Vicaretto ricadente nei loro territori con il sostegno di tutti i sindaci e presidenti dei consigli dell’Unione Madonie.(ANSA).
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05 Gennaio 2021, 11:27