Orlando in Europa: dice : più palermo in Europa? Speriamo si porti anche l'immondizia. Sempre se cè la fà
Un deposito nucleare a Petralia? Il sindaco: “Nessuno ci ha informati”
Commenti
Lascia un commento
Gli ultimi commenti su LiveSicilia
se non si cambiano le leggi e questa la situazione andra' a peggiorare. quando si prendono devono andare in galera nel senso dietro le sbarre.
Palermo, si veste di giallo! Non credo all'omicidio, suicidio. Va bene, avere sparato due colpi al marito. Ma, come ha fatto a spararsi due colpi?
Ma questo ha poi migliorato il rapporto con la lingua italiana?
palermo e' diventata una citta' invivibile tra sporcizia ineducazione delinquenza c'e' dA SCAPPARE.
Concordo con il Sindaco e non vorrei che questo attuale governo comunista oltre ai rifiuti nucleari italiani autorizzi per vile denaro anche lo stoccaggio sul territorio nazionale di rifiuti nucleari provenienti da altri paesi.
La informo che il sindaco in questione è un comunista…..
Cioè per i termovalorizzatori siamo tutti spaventati, anche se ormai sicurissimi, e per lo stoccaggio nucleare tutto bene?
Caro sig. Francesco, a prescindere dallo stoccaggio o meno di rifiuti speciali nella zona delle Madonie, che sarebbe un progetto assai discutibile per l’ambiente di quei territori, la informo che al governo italiano non c’è attualmente nessun partito comunista, così come nel Parlamento, tra i partiti dell’arco costituzionale, non è presente alcun partito comunista. Si informi sulla storia e composizione degli attuali partiti, e non ripeta anche lei le stesse antiche parole che furono di Berlusconi e poi di Salvini, che dimostrano una profonda ignoranza della storia contemporanea. Il partito comunista fu chiuso nel 1991 (30 anni fa) da Achille Occhetto. I 5 Stelle non sono certo di ispirazione comunista, e il Partito Democratico fondato da Walter Veltroni nel 2007 è un insieme di varie componenti socialdemocratiche, progressiste, riformiste, ambientaliste, cristianosociali. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti speciali, attualmente è l’Italia che li invia all’estero e non viceversa, per cui il problema dovrá essere affrontato al più presto.