20 Settembre 2018, 20:29
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PALERMO – I Pip e gli Asu sono tanti e il trattamento economico loro riservato è diverso da quello che in genere viene riservato ai dipendenti regionali. Così la Regione studia come gestire il pagamento dei sussidi. Nascerà una piattaforma per la gestione dei pagamenti e un Servizio apposito con l’impiego di circa quindici dipendenti.
Fino ad ora il pagamento era stato svolto dall’Inps e ora sarà tenuto dall’amministrazione regionale attraverso i propri uffici. La giunta ha infatti apprezzato la proposta dell’assessore alle Politiche sociali e al lavoro, Mariella Ippolito. Adesso occorre stabilire i costi e i fabbisogni di personale.
Cambia la gestione dei pagamenti ma nulla dovrebbe cambiare per i destinatari. Tutto questo mentre si attende il giudizio della Consulta sull’assunzione dei Pip in Resais. Ma l’impegno amministrativo a seconda del numero dei destinatari dei sussidi cambia. Così, se la Corte costituzionale non dovesse ritenere legittima l’assunzione decisa nella Finanziaria il numero dei lavoratori dal pagare sarebbe decisamente maggiore. Certamente ci saranno gli Asu, “in quanto – spiega la nota della dirigente generale del dipartimento del Lavoro Francesca Garoffolo – non sono previste nel breve periodo procedure di stabilizzazione da parte degli enti utilizzatori”.
Avviando il processo di gestione dei sussidi attraverso gli uffici regionali, la dirigente ha incontrato i tecnici di Sicilia Digitale. La società che gestisce i servizi informatici regionali avrebbe subito chiarito: è necessario un servizio responsabile con un congruo numero di funzionari competenti per progettare, realizzare e avviare l’uso della piattaforma.
Ma il personale del dipartimento del Lavoro, emerge dalle carte, non è formato né alla gestione di piattaforme informatiche per il pagamento dei dipendenti né ad erogare trattamenti economici, così nella fase d’avvio i funzionari del dipartimento del Lavoro saranno affiancati dai colleghi del dipartimento alla Funzione pubblica. Nel carteggio fra la Garoffolo e la collega della Funzione pubblica Rosalia Pipia, si precisa “che alcuna possibilità sussiste per il dipartimento Lavoro di provvedere alle erogazioni sia per il dato numerico sia per la difficoltà dei calcoli relativi a trattamenti quali assegni familiari, Irpef, bonus, certificazione unica ecc…”
Dalla Funzione pubblica arriva la piena disponibilità ma purchè sia chiaro che,“per l’esiguità del personale impiegato nell’attività, il dipartimento non può farsi carico della gestione del personale in oggetto (i Pip e gli Asu, ndr) in quanto destinatario di una disciplina economica diversa da quella trattata per i 12mila dipendenti dell’Amministrazione regionale”.
Ma quanti saranno i lavoratori coinvolti da questa riforma dei pagamenti? Certamente dipende dall’esito che avrà l’impugnativa dello Stato sulla Finanziaria regionale. Se dovesse passare la mega assunzione in Resais rimarranno sotto la gestione del dipartimento del Lavoro in 6136: i 678 Pip che non hanno i requisiti per essere assunti nella Pubblica amministrazione, i 170 Pip già fuoriusciti dal Bacino e soprattutto i 5288 Asu. Se invece l’assunzione in Resais non dovesse andare in porto allora tutti i 2686 Pip dovrebbero rimanere sotto la gestione del dipartimento. L’equipe di quindici dipendenti dovrebbe così gestire 8144 sussidi.
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20 Settembre 2018, 20:29