Un tributo alle donne|nella personale di Daniela Longo

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02 Marzo 2011, 16:07

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Si intitola “Donne” ed è un viaggio, un diario per immagini dedicato alle emozioni del volto femminile, fotografato e reinterpretato con tocchi di pittura, la mostra di Daniela Longo che si inaugura domenica 6 marzo a Palermo (nello showroom Teypat di via San Lorenzo 255).

Ritratti scomposti, rivisitati e riproposti con ironia e inquietudine da un’artista che in Sicilia ha realizzato diverse mostre con le sue tele, stavolta decisa a fondere due passioni, foto e pittura, in una vetrina esposta non a caso alla vigilia della festa della donna.

E’ lei a spiegare da dove è partita: “Da una foto che volevo modificare. Mi trovavo a Berlino, tra blocchi di pietra che ricordano l’olocausto, un monumento al dolore. Ho immortalato quel simbolo dell’orrore più grande. Ma ogni sequenza non trasmetteva una adeguata drammaticità. Gli alberi, i palazzi moderni sullo sfondo, sembravano ridurre la tensione. Mi sono quindi appoggiata ad uno dei blocchi usando l’autoscatto. La tensione c’era, ma qualcosa continuava a mancare…”.

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Di qui la scelta di miscelare tecnologia e manualità, “Così al Photoshop ho poi cominciato a cancellare, ricostruire, copiare, colorare, ritagliare… Dopo ore di lavoro ero soddisfatta. Mancava la stampa. Ma la carta non si prestava. In quel periodo avevo appena concluso una collezione di ritratti dedicati alle donne. Grandi tele dove rappresentavo la donna con i suoi segreti, i suoi sogni, le sue emozioni: la seduzione, la maternità, la forza, la classe… Da qui l’idea: stampare le foto su tela e ritoccarle con la pittura, con cautela”.

E’ così che la Longo si ritrova a fotografare e dipingere insieme la donna nei lavori adesso esposti nel concept store di Teypat, dove il 6 marzo con letture dal libro di Nuccio Pepe “Da qui a Samarcanda” e musiche di Giuseppe Viola si inaugura una mostra anche come anticipo della festa di martedì prossimo.

Una festa al coraggio e alla determinazione delle donne. Appunto, i soggetti della Longo che hanno suscitato l’attenzione di Rosario Perricone, docente di Antropologia Visuale dell’Università di Palermo, direttore del museo internazionale delle marionette Pasqualino, autore della presentazione: “I personaggi ritratti non reagiscono con senso di smarrimento ma con volontà di ricostruzione, autodeterminazione, invenzione di sé…”.

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02 Marzo 2011, 16:07

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