Una notte di gelo e stelle comete | Natale, così rinasce la speranza

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25 Dicembre 2017, 05:54

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PALERMO – Dall’immigrato al clochard, da chi ha perso la propria casa ad anziani che non hanno nessuno al mondo. Vengono definiti “ultimi” in una realtà in cui il denominatore comune è la disperazione, che cammina di pari passo con la solitudine e la necessità di aiuti concreti. Per questo durante le festività, enti ed associazioni fanno sentire la propria presenza più che mai: il Natale di chi ha perso tutto scorre accanto a chi vuol far ritrovare almeno la serenità, fatta di abbracci, sorrisi, parole di conforto, nell’ottica della condivisione e della solidarietà.

Il 24 e il 25 dicembre sono così i giorni delle cene e dei pranzi di Natale per i poveri, così come hanno già comunicato la maggior parte delle organizzazioni che operano a Palermo, dalla Comunità di Sant’Egidio, alla Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, dalla onlus “Gli Angeli della Notte”, al Centro padre Nostro di Brancaccio. “L’obiettivo – dicono i volontari – è quello di alleviare l’assenza di punti di riferimento, di ricreare in qualche modo il calore dell’atmosfera familiare”. Ma non è sempre facile. Per stare al fianco dei meno fortunati è necessario l’aiuto morale ed economico. “A volte basta un piccolo gesto per incoraggiare il nostro lavoro – spiega don Pino, guida spirituale della Missione di via Archirafi -. Ci commuoviamo di fronte a preziose azioni di solidarietà, come è successo pochi giorni fa, quando un padre di famiglia ci ha donato dieci euro. Affrontiamo problematiche di ogni tipo, soprattutto dal punto di vista umano e c’è bisogno dell’aiuto di tutti”.

Basti pensare che in queste settimane la Caritas e il centro fondato dal missionario laico hanno dato una mano ad una famiglia che non poteva permettersi le cure mediche per una bambina, operata a Firenze. “Ma donazioni, alimenti e forniture per i nostri ospiti, che sono ormai un migliaio, servono tutto l’anno – spiega don Pino -. Purtroppo la situazione economica attuale di molti cittadini fa calare progressivamente gli aiuti, ma si può contribuire al nostro sostentamento davvero con poco, anche portandoci un sacchetto con la spesa. Consideriamo inoltre che seguiamo anche coloro che vivono per strada, quindi è gradito il coinvolgimento di altri volontari per le ronde notturne o il contributo di professionisti per il sostegno psicologico di chi si rivolge a noi”.

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E a proposito dell’assistenza nei confronti di chi dorme sotto le stelle, sono “Gli Angeli della Notte” a ribadire che servono coperte, piumoni, capi d’abbigliamento invernali, per permettere ai clochard di resistere alle basse temperature. “In questo periodo – dice il vice presidente Giuseppe Li Vigni – i cittadini possono aiutarci donando tutto ciò che può essere utile ai nostri fratelli per convivere con il freddo. Abbiamo inoltre attivato, d’accordo con il Comune e la polizia municipale, la procedura che permette a chiunque di segnalare con tempestività chi vive per strada. Invitiamo i palermitani ad utilizzare il servizio, fondamentale per salvare la vita a chi rischia di più soprattutto durante l’inverno. Ringraziamo nel frattempo i parrucchieri che ci hanno contattato negli ultimi giorni, per offrire i loro servizi a coloro che assistiamo per strada. L’iniziativa “Dacci un taglio” partirà a gennaio nei locali della nostra sede di via Bevignani”.

E di fronte all’emergenza freddo, è anche la Comunità di Sant’Egidio a sottolineare l’esigenza di ricevere scarpe, maglioni, giubbotti, cappotti, pantaloni, coperte. I capi d’abbigliamento donati dai cittadini finiranno tra i scaffali della “Boutique solidale”, creata per i senzatetto e le famiglie in difficoltà. “E’ un bene che il Natale porti alla riflessione e rappresenti un momento in cui la solidarietà si fa più concreta – dice uno dei responsabili, Lorenzo Messina – ma è importante che questa voglia di aiutare il prossimo ci sia sempre, per ricucire il tessuto sociale e guardare in faccia la realtà. Accettiamo con piacere alimenti e gli indumenti che possono essere consegnati in via Amari 12 il martedì, il mercoledì e il giovedì. Ma anche coloro che vogliono impegnarsi nel volontariato ed effettuare magari anche i giri notturni di assistenza a chi dorme per strada”.

E sarà un Natale all’insegna della condivisione anche per i bambini delle famiglie in difficoltà. L’associazione Arcaverde Onlus, che dedica la propria attività al ricordo di Eleonora Marsala, volontaria del centro morta per un male incurabile – assiste infatti decine di bimbi con criticità sociali del quartiere Oreto-Stazione, e non solo. Rivolto a minori di diverse etnie, vengono svolte attività di doposcuola e di svago, ludico ricreative e di laboratorio. “Ma abbiamo sempre bisogno di una mano – dice il direttore Alfredo Stabile – anche noi lavoriamo tanto per dare un contributo al nostro territorio e a chi ci vive, ma spesso, ci si dimentica delle piccole realtà”.

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25 Dicembre 2017, 05:54

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