Una strada di Librino| in memoria di Salvo Cannizzo

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03 Settembre 2015, 19:14

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CATANIA – Era la sua ironia a lasciarti di stucco. Nonostante il cancro, nonostante l’abbandono delle istituzioni, nonostante sentisse che la fine si avvicinava inesorabile. Salvo Cannizzo era pieno di vita: negli occhi, nella forza della sua stretta di mano, nella sua risata contagiosa e soprattutto nella grande battaglia che aveva intrapreso per alzare i riflettori sulle tante vittime di uranio impoverito. Il sergente catanese è morto tre anni fa: era il 17 settembre. Aveva un tumore al cervello: durante una missione in Kosovo entra in contatto con le radiazioni di uranio impoverito e inizia il suo lento e devastante calvario. Anche dalla sedia a rotelle Salvo non ha mai smesso la sua guerra contro le istituzioni per avere riconosciuti i suoi diritti e soprattutto quelli delle oltre 2000 vittime italiane.

A pochi giorni dal terzo anniversario della sua morte è stata creata una pagina facebook con la proposta di intitolare una via alla memoria di Salvo Cannizzo (IL LINK): la strada è quella di via delle Susine a Librino dove il marò era molto attivo nelle sue azioni in favore del quartiere e soprattutto dei più deboli. Un’iniziativa che ha ricevuto anche il plauso del papà del sergente scomparso, papà Pippo. “E’ un’iniziativa che apprezzo – afferma Giuseppe Cannizzo – quella di dedicare una via alla memoria di mio figlio”. L’iter della toponomastica è complesso e ha bisogno di un lungo iter burocratico, ma in fondo “basterebbe anche una targa – suggerisce papà Pippo – in una strada dove tutti ricordano Salvo e il suo grande lavoro”.

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03 Settembre 2015, 19:14

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