Unità siciliana, ecco le cariche| Andrea Piraino presidente

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17 Febbraio 2020, 17:43

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PALERMO – Felice Coppolino segretario, Andrea Piraino presidente, Salvo Fleres portavoce e Salvatore Grillo presidente del Consiglio nazionale. Queste alcune delle cariche di ‘Unità siciliana – Le Api’, partito che ha celebrato il suo congresso fondativo sabato e domenica a Palermo. “Abbiamo un programma semplice ma ambizioso: far ripartire la Sicilia offrendo a tutti noi nuove possibilità di lavoro e di vita”, le parole di Coppolino mentre Fleres ha sottolineato: “A certi frettolosi opportunisti fuori e dentro la Sicilia diciamo che, quando governeremo noi, la politica agricola dell’Ars e del governo regionale sarà quella degli agricoltori, degli artigiani, dei commercianti e la stessa cosa accadrà per i giovani, per i disabili e per tutte le altre categorie che si esprimeranno attraverso le consulte, che detteranno la linea politica in maniera vincolante. Siamo qui, ed è solo uno dei nostri obiettivi per far funzionare le istituzioni attraverso uffici che firmano, non attraverso burocrati che fermano e poi allungano la mano. Il nostro motto – ha continuato – sarà apri in una settimana, assumi in un giorno, costruisci in un mese, senza file agli sportelli, senza attese e senza favori: solo diritti”. Da Grillo una stoccata alla Lega: “Dimostreremo ai siciliani la credibilità del nostro partito, che è fatta di idee e non di personaggi, perché Unità siciliana ha cuore e cervello in Sicilia, diversamente da chi ha cuore, cervello e soprattutto portafogli in via Bellerio”. Secondo Piraino il compito del nuovo soggetto politico sarà “quello di offrire ai siciliani uno strumento attraverso cui possano esprimere le proprie richieste ed ottenere i propri diritti. Una scommessa – ancora Piraino – che sono convinto riusciremo a vincere, confortato dalla presenza di molte personalità intellettuali e altrettanti appassionati della politica ai lavori del congresso”. Tra i temi che staranno a cuore a Unità siciliana quello delle Infrastrutture, come confermato da Mariano Ferro, leader dei Forconi che hanno aderito al nuovo partito: “Pretendiamo di avere la stessa quantità di infrastrutture delle altre regioni ma le vogliamo con i nostri soldi, con quelli delle accise, dell’Iva, del lotto e delle lotterie varie che oggi finiscono allo Stato che le utilizza altrove – ha affermato Ferro, che avrà il ruolo di vice portavoce del partito –. Niente che non ci spetti di diritto, anzi proporremo al governo la costituzione di un fondo perequativo che si alimenti proprio con queste risorse e con le altre che ci spettano per statuto”.

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(DIRE)

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17 Febbraio 2020, 17:43

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