20 Agosto 2013, 08:45

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PALERMO- Eclettico, ironico, straordinario musicista, compositore raffinato. E’ Max Gazzè che si esibirà stasera al Teatro Antico di Taormina. Gazzè regalerà ai suoi fan un emozionante live in cui proporrà i grandi successi del passato e gli inediti del nuovo album Sotto Casa, il cui singolo Sotto Casa ha già ricevuto il disco di platino per le 30.000 copie vendute ed è tra i più passati dalle radio. Il settecentesco Palazzo Vigo di Torre Archirafi ospiterà il Gran Galà Verdiano, l’appuntamento clou della rassegna musicale “Classiche Emozioni”, inserita nel ricco programma di eventi estivi “Riposto Summer Events”, organizzato dal Comune di Riposto.

Stasera tocca al Dual Force 4et, quartetto jazz nato dall’amicizia tra due sassofonisti Orazio Maugeri e Claudio Giambruno, ad animare la penultima serata del Castelbuono Jazz Festival. Alla composizione a due, sono uniti Angelo Cultreri all’organo Hammond e Giuseppe Urso alla batteria. Un suono vintage – i due sax e l’organo Hammond – per un quartetto che prende il nome da una storica composizione di Buster Williams ed esegue un repertorio brillante e coinvolgente di original e nuovi arrangiamenti di standard. Un spettacolo omaggio alla storia millenaria di Palermo osservata da un punto di vista particolare: quello delle sue donne. E’ questo Fimmine, spettacolo ideato dal gruppo musicale palermitano Kaiorda che stasera si esibiranno al Parco di Villa Pantelleria. Palermo, e più in generale la Sicilia, sono infatti un caleidoscopio in cui infinite storie si compongono e si frammentano, e particolarmente notevoli ci sono sembrate le vicende delle sue donne, che seguono ostinatamente l’essenza “femminea” di questa terra, ricca di intensi colori e di luce ma allo stesso tempo di anfratti bui e selvaggi.

Perdersi nelle strade di Palermo e nelle pieghe di uno dei capolavori della letteratura siciliana. L’appuntamento è a piazza Tredici Vittime alle 21 e l’itinerario “Tra le due case del Principe”, organizzato dal Parco Letterario Tomasi di Lampedusa, ripercorre gran parte dei luoghi del centro storico di Palermo che fanno da sfondo a episodi del romanzo, si svolge attraverso i due quartieri marinari, la Loggia e la Kalsa, e congiunge le due estreme dimore dello scrittore: la casa di via Lampedusa, in cui Giuseppe era nato nel 1896 e che fu costretto ad abbandonare dopo i bombardamenti del ’43, e la casa di via Butera, l’ultima in cui visse e dove immaginava che sarebbe morto.

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Fra questi due estremi si svolge il percorso denso di riferimenti all’opera letteraria di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Sul canovaccio narrativo che integra notizie storiche, biografiche e di costume sono innestate le letture espressive di passi scelti tratti da I Ricordi d’infanzia e da  Il Gattopardo.

 

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20 Agosto 2013, 08:45

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