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Varchi: “Il fascismo? Uno spettro agitato dalla sinistra” VIDEO

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21 Settembre 2022, 14:03

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PALERMO – “Il fascismo? Uno spettro agitato da una sinistra spaventata che ha sbagliato il taglio dei questa campagna elettorale”. Carolina Varchi, vicesindaco di Palermo e deputata uscente (e ricandidata) di Fratelli d’Italia, è una che di certo non le manda a dire. Nel corso di una lunga intervista video rilasciata a Live Sicilia affronta vari nodi che vanno dalle questioni sociali alla tenuta della coalizione fino al reddito di cittadinanza. Non prima però di commentare le tensioni che hanno scosso la piazza palermitana radunata ieri per il comizio di Giorgia Meloni.  

“Ieri molto semplicemente è accaduto che, a fronte di uno dei tanti comizi del leader del primo partito d’Italia, qualche decina di contestatori abbia tentato di raggiungere il retropalco. Mi dispiace che tanto la giornalista di Repubblica, a cui va la mia solidarietà, quanto i poliziotti, che vengono retribuiti anche meno di quello che dovrebbe essere visti i rischi che corrono, si sia verificato questo incidente”, spiega. “Incidente che però si verif siste in Italia una legge che regola il corretto svolgimento dei comizi elettorali, delle operazioni democratiche: il confronto è il sale della democrazia, lo scontro no. Credo che se a fronte di una decina di contestatori che cercavano di portate disordine credo che la Questura abbia fatto il proprio dovere per evitare peggio. Naturalmente mi dispiace che un’attenta e preparata cronista sia rimasta invischiati in questo momento di tensione ma io credo che la colpa sia di chi si reca a un comizio altrui per contestare in maniera per altro violenta, io non mi sono mai recata a comizi di Enrico Letta o di altri partiti per contestarli”, argomenta il vicesindaco. Poi una parentesi su Meloni. Varchi parla di Meloni ma non accetta l’idea che la leader stia cambiando pelle. “Meloni sta portando FdI alla guida di questo Paese con idee concrete non possiamo scrivere un libro dei sogni un libro dei sogni perché la situazione è molto difficile”.

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Sulla capacità di attrarre il voto moderato, Varchi taglia corto. “Parleranno i fatti per noi”. La deputata rifiuta l’accusa di autoritarismo: “un fantasma che agita la sinistra, quando giro per la città nessuno mi ha mai detto che ha paura di un ritorno al fascismo, è un fantasma della sinistra che ha completamente sbagliato il taglio di questa campagna elettorale”, dice. I temi che interessano sono lavoro, sicurezza, caro bollette. E profetizza una sonora sconfitta del campo progressista, “Troveranno nelle urne una sorpresa molto amara soprattutto in Sicilia”, dice. E il M5S? Varchi non considera Giuseppe Conte un competitor (“solo un abile trasformista che ha governato con due maggioranze di segno opposto facendo tutto e il contrario di tutto). “Il Reddito di cittadinanza è un tema pericoloso per come lo affronta Conte (votateti perché vi do i soldi del Rdc)” attacca Varchi che preferisce un metodo alternativo. Cioè un sostegno a chi non è nelle condizioni di lavorare e invece a mettere in contatto in modo diretto chi può lavorare con il mondo delle imprese. E sul futuro (e il recente passato) del centrodestra siciliano ci tiene a mettere i puntini sulle i. “La candidatura di Renato Schifani è largamente condivisa dalla coalizione e, a dispetto di qualche ricostruzione giornalistica, anche dal nostro elettorato che vuole eleggere parlamentari che staranno nella maggioranza di centrodestra”, dice. 

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21 Settembre 2022, 14:03

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