Cronaca

‘Venti a tavola e noi al lavoro’, lo sfogo dall’ospedale

di

31 Dicembre 2021, 19:12

1 min di lettura

Mariagrazia Donà fa parte del personale sanitario nella trincea Covid, a Palermo. Lavora nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale ‘Cervello’ come coordinatrice del reparto infermieristico. Su Facebook ha scritto qualcosa che lascia un segno ed è difficile darle torto. Una radiografia della differenza che passa tra fatica e irresponsabilità.

Ha scritto, Mariagrazia: “Concludo l’ultimo mio giorno di lavoro dell’anno con 63 pazienti ricoverati. Molti di loro stanno molto male. Altri purtroppo rassegnati a passare la fine dell’ anno in ospedale. Concludo l’ultimo mio giorno di lavoro con più di 40 persone ferme al pronto soccorso in attesa di un letto da assegnare e con noi coordinatori che dobbiamo tirare la coperta molto ‘strettissima’ col personale da mettere in turno l’ultimo dell’anno consapevoli che gli operatori sono persone, con una vita privata, e come tutti voi, chi era libero dal turno, si era organizzato con la famiglia. E invece si trova catapultato di turno, in un nuovo reparto dove troverà l’essenziale per poter dare assistenza”.

Articoli Correlati

“Concludo l’ultimo mio giorno di lavoro pensando che nessuno fra noi colleghi si è abbracciato ma ci siamo fatti gli auguri nemmeno guardandoci in faccia. E poi tornare a casa, acquistare due cose, per me e mia figlia, e sentire la gente: stasera siamo 20. Quante polpette di sarde prendiamo? Li guardo e penso: forse è meglio che tenga per me cosa ho pensato. Buon anno a tutti e .. speriamo per il meglio”.

Sono parole di sacrosanta amarezza ma anche piene di una riflessione che è opportuna. Non si tratta di impedire a chicchessia i festeggiamenti. Ma la prudenza deve accompagnarci: è innanzitutto un buon consiglio per noi stessi. Che diventa un dovere per gli altri, per quanti lavorano, soffrono e combattono, anche se non li vediamo.

Pubblicato il

31 Dicembre 2021, 19:12

Condividi sui social