Venturi: “Solidarietà a Cicero |Grave il silenzio di Crocetta”

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19 Settembre 2015, 19:46

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PALERMO – “Solidarietà massima ad Alfonso Cicero (con il quale ho condiviso giorno dopo giorno l’azione di bonifica e di contrasto ai sistemi mafiosi-affaristici nelle aree industriali) per avere avuto il coraggio di dimettersi da presidente, rinunciando anche a ricoprire l’incarico di commissario dell’Irsap”. Lo afferma in una nota Marco Venturi, presidente Confindustria Centro Sicilia ed ex assessore regionale. “Comprendo e condivido pienamente questa scelta. Non si può stare tranquilli. Sono tanti, troppi, i fatti e gli aspetti inquietanti a danno di Cicero e dell’operativa azione che aveva portato avanti contro Cosa nostra e gli ingenti interessi maturati nelle aree industriali. Cicero – aggiunge – aveva sottoposto alla magistratura ogni verifica della sua azione di denuncia; revocato lotti e opifici industriali, appalti e servizi ad imprese condizionate da pericolosissime famiglie mafiose della Sicilia. Un’azione, quella di Cicero, di cui Crocetta aveva piena consapevolezza. E’ pertanto gravissimo il silenzio che in questi anni Crocetta ha dedicato a Cicero”.

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“Altrettanto preoccupanti sono le trame e gli inganni che hanno accompagnato, anche, questa brutta storia. Silenzi e trame intollerabili. Crocetta – prosegue Venturi – ha ben dimostrato da chi si fa indicare percorsi e scelte, il tutto condito da ipocrisie e sotterfugi. Nonostante le plateali doppiezze e messe in scena, infatti, è sempre Antonello Montante (in compagnia di qualche altro noto ‘potente’ della politica e della burocrazia) che ha continuato e continua ad essere il più vicino e sentito suggeritore di Crocetta. Anche la ‘farsa’ delle dimissioni di Linda Vancheri da assessore regionale è fin troppo chiara. Un tentativo, mal celato, di fare sapere a tutti di non influire più nelle scelte del governo regionale. Non è così”. Tra le diverse opacità, Crocetta (che da anni non si faceva sentire) dica pubblicamente cosa mi è venuto a chiedere alcuni mesi fa a Caltanissetta in compagnia di un noto ‘personaggio’. Una richiesta assurda che avrei dovuto adottare insieme a Cicero. Ovviamente non abbiamo accettato! Oggi leggo sulla stampa una ‘mezza’ risposta – conclude la nota – di Ivan Lo Bello alle mie dichiarazioni pubblicate su Repubblica. Lo Bello, derubricherebbe tutto a una questione tutta nissena, pur consapevole che non è affatto così. Anche il maldestro tentativo di fare passare qualche ‘messaggio’ relativo a uno scontro dentro la Confindustria è solo il frutto dell’ennesima ‘tragedia’ attuata da chi ritiene che l’inganno deve potere continuare con il consenso di altri”.

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19 Settembre 2015, 19:46

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