Cronaca

“Via Libertà, i vetri spaccati e il crack: qui la gente ha tanta paura”

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03 Dicembre 2024, 06:00

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PALERMO- “Io ritengo che il fenomeno sia più ampio. Riceviamo segnalazioni da mesi. Non credo che il responsabile dei danneggiamenti sia esclusivamente il ragazzo diciassettenne colto in flagrante solo adesso”.

Marcello Longo, presidente dell’Ottava circoscrizione, che custodisce il diadema urbanistico del quartiere Libertà, sa da tempo dei vetri delle auto spaccati, prima che la questione diventasse di dominio pubblico.

Da tanto, infatti, nella porzione di Palermo di cui si prende cura o in quelle vicine – racconta – l’incubo di trovare una pessima sorpresa al mattino è reale.

Una storia nella storia di quello che abbiamo definito ‘Sos Palermo’.

Tuttavia, Marcello Longo non crede che il diciassettenne sorpreso in via Brigata Verona sia l’unica spiegazione di effetti, forse, con più cause. Ecco cosa ha detto a LiveSicilia.it.

Presidente, da quanto dura?
“Da qualche mese, con una escalation nell’ultimo. Io penso che ci sia qualche banda in azione, oppure si tratta di consumatori di crack”.

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Perché?
“Non sono semplici atti di vandalismo, dalle informazioni che ho. Dalle auto viene quasi sempre rubato qualcosa. Ecco perché penso a qualcuno in cerca di soldi per la droga. Altrimenti, se fossero solo auto vandalizzate, basterebbe la classica rigata”.

Il crack c’è anche in via Libertà, in quello che viene definito ‘il salotto buono’ della città?
“Sicuramente c’è a livello di consumo, un fatto trasversale, mentre le piazze di spaccio sono in quartieri ben determinati, in ottava circoscrizione o altrove. E questo potrebbe spiegare in parte la situazione”.

Marcello Longo (foto di Gaspare Semprevivo)

Ci sono dei luoghi, anche nel quartiere “Libertà”, in cui i ragazzi si riuniscono per fumare il crack?
“Abbiamo individuato delle zone da tenere sotto controllo, con particolare attenzione. Largo Pantaleone, adiacente a via Marchese di Villabianca, piazza Don Bosco, Villa Sperlinga, Villa Costa…”.

Com’è il clima?
“Si percepisce una forte insicurezza quotidiana. Le persone hanno paura, spesso sono atterrite. Anziani e donne sole vengono molestati, di sera, quando rincasano, da giovani che chiedono soldi”.

Com’è secondo lei il presidio del territorio?
“Il presidio del territorio è attualmente largamente insufficiente ed è necessario restituire conforto e senso di sicurezza ai cittadini e alle cittadine”.

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03 Dicembre 2024, 06:00

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