Vietti: “Giudici attaccati oltre i limiti” | Di Matteo: “Campagna denigratoria”

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17 Giugno 2011, 12:26

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“Abbiamo vissuto una stagione di tensioni e delegittimazione: la magistratura è stata attaccata al di là della pur legittima critica a cui non può sottrarsi, con toni e contenuti che hanno oltrepassato i limiti”. Lo ha detto il vicepresidente del Csm Michele Vietti (nella foto) durante un incontro con i magistrati palermitani. “La magistratura – ha continuato – ha risposto con grande dignità mostrando di sapere fare il proprio lavoro”. Vietti ha espresso l’auspicio che “dopo il lungo inverno trascorso, si possa guardare al futuro con qualche speranza.

Poi ha aggiunto: “La riforma costituzionale della giustizia presentata dal governo tende al ridimensionamento del potere giudiziario rispetto agli altri due poteri: quello esecutivo e quello legislativo. Nella fase polemica che abbiamo vissuto in una sorta di visione giacobina, si è sostenuto che la magistratura, che non nasce su investitura popolare, dovrebbe cedere rispetto agli altri poteri che quest’investitura possono vantare. Il disegno del nostro costituente è di fare della magistratura un potere equiordinato a quelli esecutivo e legislativo”.

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Di Matteo: “Campagna denigratoria”
“I magistrati sono preoccupati
per gli attacchi continui che subiscono e per la campagna di denigrazione di cui sono vittime che potrebbe avere effetti delegittimanti soprattutto in contesti come quello siciliano”. Così il presidente della giunta palermitana dell’Anm Nino Di Matteo ha aperto il suo intervento durante l’incontro col vicepresidente del Csm Michele Vietti. Di Matteo che ha ringraziato Vietti “per la solidarietà e l’attenzione dimostrate in questa fase critica” si è detto certo che il Csm sapra” tutelare l’indipendenza della magistratura. All’incontro hanno partecipato anche il presidente della corte d’appello di Palermo Vincenzo Oliveri, il procuratore generale Luigi Croce e il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati Enrico Sanseverino.

“No alle commistioni con la politica”
No alle commistioni tra magistratura e politica. A lanciare il monito è ancora Michele Vietti, che ha auspicato un intervento del legislatore che colmi i vuoti normativi, soprattutto a livello locale, “in cui qualcuno si è infilato”. “Nel modello di magistrato che dobbiamo avere in mente – ha concluso – questo aspetto è fondamentale”.

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17 Giugno 2011, 12:26

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