C'è una Sanità siciliana che fa i miracoli

I miracoli della Sanità siciliana

Ci sono luoghi che 'sorprendono', come Villa delle Ginestre, a Palermo

“Venga che le apro lo spogliatoio…”. La figura col camice è stremata più che stanca. Siamo invischiati dentro un pomeriggio afoso di giugno. Si capisce che, fisicamente, la persona col camice, vive il culmine di una giornata faticosa. Eppure, si sforza di sorridere, mentre invita il paziente al suo turno di terapie in piscina.

Lo scenario è quello di Villa delle Ginestre, a Palermo, in via Castellana. “Il Centro Specializzato nella Riabilitazione Funzionale e nel recupero dell’autonomia per pazienti con lesioni midollari, gravi cerebro lesioni e altre disabilità complesse”, recita la presentazione dell’Asp.

L’esperienza tratteggia la nota fisionomia di un presidio d’eccellenza. Ce ne sono diversi, a Palermo, in Sicilia. Esiste una piccola sanità (in minuscolo) sciatta e arrogante, a misura della sua impreparazione. C’è una grande Sanità pubblica (in maiuscolo) che presenta un alto livello di offerta. Allora si può, quando si vuole.

Il punto nevralgico che colpisce, soprattutto, chi frequenta ‘Villa delle Ginestre’ e l’autore di un diario minimo condensa le memorie brevi di un’ampia capacità di accoglienza. Il luogo è, purtroppo, frequentato. Ma non sorge quasi mai una increspatura. L’offerta prevede la gentilezza perenne nei confronti degli ospiti. I legami con chi somministra le terapie, dopo l’iniziale rarefazione, diventano solidi.

“Facciamo una passeggiatina…”. Il ragazzo, vestito pure lui con camice, accompagna un signore anziano che, a malapena, si regge sul suo girello. La ‘passeggiatina’, nelle condizioni date, ricorda una eroica maratona, oppure una scalata impervia. Un piede via l’altro. Uno, due, tre… Uno, due, tre…

Si respira un’aria diffusa di coraggiose collaborazioni affettuose, tra corpi e anime che hanno bisogno di qualcosa di più di una cura per le ferite – serve una presa in carico complessiva – e chi garantisce l’assistenza. Tutti insieme, alleati, per vincere.

Altre volte, questo coraggio, perfino sorprendente, l’abbiamo colto in analoghe trincee, nonostante condizioni difficilissime, grazie a semplici azioni che raccontano il lato normale di un sentimento umano e di competenze non sempre reperibili. E ci piace chiamarli miracoli in un tempo di cronache sui ritardi, sulle vergogne, con il dettaglio di inchieste inquietanti, per il contesto narrato, nella piccola sanità siciliana.

LA PRIMA PUNTATA

LA SECONDA PUNTATA

Scrivi a direttore@livesicilia.it


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI