26 Aprile 2023, 12:50
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PALERMO – A Villabate la famiglia mafiosa sarebbe ripartita dall’usato sicuro. E cioè dai mafiosi scarcerati per fine pena e che nella notte sono stati fermati dai carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo. Serviva un cambio di passo rispetto al recente passato. Innanzitutto sul fronte della raccolta del pizzo: niente più estorsioni ai piccoli commercianti alle prese con difficoltà economiche, ma richieste di denaro solo “ai grossi”.
Il 5 aprile 2022 Francesco Terranova è stato scarcerato per fine pena. Il 15 maggio successivo i suoi piani sarebbero stati svelati grazie alla microspia piazzata sulla bicicletta elettrica di Giovanni La Rosa, libero dal 2019. Ed è emersa la figura di Salvatore Lauricella, tornato in libertà per fine pena a luglio dell’anno scorso e in attesa, in questi giorni, di conoscere l’esito di un nuovo processo approdato in Cassazione.
Lauricella stava incontrando seri problemi nella raccolta del pizzo. Tutta colpa della gestione di Giampiero Pitarresi, reggente della famiglia mafiosa tra il 2013 e il 2015. I suoi comportamenti scomposti ai danni dei commercianti avevano creato malcontento.
L’idea di Lauricella, sposata da La Rosa, era che innanzitutto l’uomo d’onore dovesse mantenere comportamenti decorosi, evitare di non pagare i suoi conti personali, imporre le estorsioni agli imprenditori più facoltosi, concentrare e limitare la raccolta estorsiva ad una sola volta all’anno: “… l’hai capito almeno così prendo 1.700 che la mia famiglia può campare… che cosa devo spendere dandomi 500…. Non puoi pensare così Giovà… noi altri dobbiamo prendere a questi di petto… i grossi”. Nel mirino dovevano finire soprattutto “i bar… 800 bar ci sono”.
Nell’ottobre 2022 Salvatore Lauricella si è recato a casa del detenuto agli arresti domiciliari Francesco Antonio Fumuso, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Villabate. Gli espresse il malcontento che covava: “… sono due anni che i cristiani buttano voce”. Fumuso ne aveva parlato con Francesco Terranova: “… è venuto Francesco lui è stato seduto qua e io qua.. Francè facciamo riprendere sta neve perché non ce n’è cristiani che gli volevano dare la voce”.
La “neve”, secondo i magistrati della Dda di Palermo, altro non era che la famiglia mafiosa. La conferma arriverebbe dalle parole di Lauricella. La famiglia “è stata sciolta una volta che il capo famiglia si è fatto pentito ed è caduta la famiglia una volta che il capofamiglia si fa sbirro”. Il chiaro riferimento era al boss Francesco Colletti, divenuto collaboratore di giustizia. Fumuso era certo che le cose si sarebbero presto rimesse a posto: “Ora si sta rifacendo di nuovo e si deve fare punto e basta”.
Fumuso aveva l’abitudine di organizzare incontri a casa sua. Arrestato per mafia il 4 dicembre 2018, gli è stato concesso di andare a casa per motivi di salute. Erano già emersi i suo interessi economici. Ad esempio parlava di un investimento in via Libertà a Palermo.
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26 Aprile 2023, 12:50